Workshop sul cinema digitale a Salerno con Arnaldo Catinari
Arnaldo Catinari in cattedra a Salerno. In tanti hanno partecipato al workshop di uno dei più apprezzati direttori italiani della fotografia. Arnaldo Catinari, per "
Linea d’Ombra", ha tenuto un workshop sul cinema digitale nel corso del "
II Festival delle Culture Giovani".
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Sono molto soddisfatto ogni volta che riesco a mettere al servizio dei giovani la mia esperienza, sia tecnica sia di vita professionale sul set – ha detto Catinari, che da pochi giorni ha finito di lavorare per il film “
San Pietroburgo” di Giuliano Montaldo e si appresta a “dare luce” al film di esordio di Silvio Muccino “
Parlami d’Amore” –.
I ragazzi sono sempre molto affascinati da questo lavoro che usa strumenti non consueti, che riesce a cambiare atmosfere e volti con l’uso della luce. Quello tra il direttore della fotografia e il regista di un film è un rapporto privilegiato”.
Nel corso della lezione, introdotta dal critico Maurizio di Rienzo, curatore della sezione cinematografica del festival "
Linea d’Ombra", si è parlato soprattutto delle potenzialità artistiche e produttive del cinema digitale, legate alla commistione tra digitale e pellicola. Dai film con tecnologia completamente digitale ai film in pellicola con trattamento digitale delle immagini.
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Non sempre digitale vuol dire film a basso costo, velocità e praticità – ha spiegato Catinari -.
Incrociare i due sistemi (pellicola\digitale\pellicola), consente oggi di raggiunge standard qualitativi più alti’’. Digitale e pellicola non sono quindi in contrapposizione: “
Anche film a basso costo – sottolinea Catinari –
realizzati in digitale vengono poi riversati in pellicola per la distribuzione”.
Sono state analizzate caratteristiche, tendenze e sviluppi della tecnologia digitale attraverso un racconto delle immagini e delle esperienze più rappresentative degli ultimi anni in Italia e all'estero. Tra gli esempi mostrati durante il workshop ci sono state alcune sequenze del film “
I Figli degli Uomini” di Alfonso Cuaròn, “
H2Odio” di Alex Infascelli e “
L’Aria Salata” di Alessandro Angelini.
Catinari ha parlato delle sue esperienze con vari registi. “
Il più sperimentale? Sembra strano ma il più attento alle novità è l’ultrasettantenne Giuliano Montaldo” .
10/05/2007