Magna Graecia Film Festival 2008: report 21 luglio
Una commedia dissacrante sul mondo dei giovani d’oggi e un “noir sentimentale” con sfondo Napoli. La seconda serata del
Magna Graecia Film Festival ha visto come vero protagonista l’attore Nicolas Vaporidis, intervenuto per presentare la prima pellicola in gara, “
Come Tu Mi Vuoi” di Volfango De Biasi. Tra l’interno e l’esterno dell’anfiteatro della
Villa Comunale di Soverato (CZ) si sono accalcate quasi 2500 persone, molte delle quali giovani fan a caccia di autografi e foto ricordo. Con molta simpatia e un pizzico di timidezza, Vaporidis ha detto di sentirsi un po’ calabrese grazie alla nonna di Gerace che è riuscita in parte a trasmettergli il tipico carattere testardo e allo stesso tempo solare. Parlando del suo “Riccardo” in “
Come Tu Mi Vuoi”, ha definito il personaggio "
un totale fallito che dietro alla bellezza non si ritrova ad avere niente di concret">. Vista l’assenza del regista De Biasi, che fra poco tempo sarà padre, il nuovo “fenomeno del cinema italiano” si è ritrovato a rispondere a molte curiosità che un attento pubblico gli ha chiesto al termine della proiezione e in seguito si è fermato a firmare autografi per la gioia delle numerose ragazzine. Per salutare la platea del
MGFF è salita sul palco la madrina di quest’anno, Rosalinda Celentano che ha detto la sua sull’importanza delle giovani pellicole:"
Le opere prime sono come dei figli e in questo senso mi sento già felicemente incinta". Il secondo film in gara proiettato è stato “
Una Notte” ed è stato presente in sala il regista Toni D’Angelo. La pellicola ,che ha avuto molti problemi di distribuzione, è ambientata in una Napoli silenziosa e solitaria e ha come protagonisti un gruppo di quarantenni sul “viale del tramonto”. Il senso del film è forse racchiuso nelle poche battute che un poeta recita con voce severa su un palcoscenico buio:"
siete pazzi a diventare grandi, chi diventa grande è pazzo". Il cuore del film sta in questo, nella disillusione e nel fallimento di chi crede di avere futuro ma sa già di aver fallito, di chi ha preferito la musica alla carriera giudiziaria, di chi ha lasciato il vero amore in cambio di una donna a cui non risponde nemmeno al telefono. Due visioni della realtà contemporanea mollto diverse, entrambe apprezzate dal pubblico vero e “popolare” del
MGFF.
22/07/2008, 13:26
Antonio Capellupo