Note di regia del documentario "Jagdfieber"
Il mio vuole essere un film silenzioso e contemplativo per immergere lo spettatore in un mondo sconosciuto nel quale non possa avere appigli se non le traiettorie degli uomini che stiamo seguendo. Nella foresta ho avvertito che mi stavo confrontando con qualcosa che non avevo mai conosciuto prima, ma che già faceva parte di me. In quel momento che c'era un film da fare.
Alessandro Comodin