JORGE A-VUELO - L'occidente che spersonalizza
Nel traffico caotico di Firenze si aggira un immigrato che consegna le pizza porta a porta. E' Jorge Carrillo Guadalupe, ecuadoregno, immigrato in Italia, che mentre svolge il suo lavoro filma la città per riportare al suo paese un’immagine realistica, non mitizzata dell’occidente. Ed è proprio in Ecuador che termina il documentario, luogo dove il protagonista ritorna ad essere se stesso, senza filtri senza barriere. A documentare questa particolarissima storia di immigrazione ci ha pensato
Silvia Lelli in "
Jorge a-vuelo (Chaski, il Messaggero)". Anche Jorge, come la regista, documenta il suo tempo con una telecamera, svolgendo la sua attività di ricerca antropologica tra mille difficoltà ma con una forte determinazione a non abbandonare i suoi sogni.
Tutto girato in presa diretta, il lavoro di
Silvia Lelli vuole documentare il viaggio personale di un uomo emigrato dall'Ecuador all'Italia, dal suo luogo di origine ad un Occidente che "ingloba" e spersonalizza l'individuo, decadente e triste. Jorge, il protagonista, ha un lavoro che non è il suo, un ripiego, utile solo per il sostentamento, che deforma la sua immagine, la sua identità, il suo ruolo sociale come avviene a molti immigrati nel nostro paese.
23/05/2013, 17:43
Simone Pinchiorri