IL DISORDINE DEL CUORE - La verità che cambia le cose
Anna Davati,
Milena Miconi, è una donna molto bella che si trasferisce a Rieti dalla grande città in cui vive per rispondere ad un’offerta di lavoro pubblicata da Carlo Silvio,
Paolo Fosso, uno scrittore di quarantacinque anni che è diventato cieco dopo che, con soli tre libri, ha raggiunto il successo e la consacrazione internazionale.
L’uomo, che ha deciso di isolarsi dal mondo per dedicarsi alla stesura di un nuovo romanzo, ha bisogno di una segretaria, ma impone un requisito essenziale: la collaboratrice deve essere brutta. Al contrario Anna è una splendida donna ma dichiara di essere brutta e ottiene il lavoro.
Il film di
Edorado Margheriti, figlio di
Antonio Margheriti vero e proprio capostipite del genere fantascienza, tratto dalla commedia teatrale 'Prima se il Buio', scritta dallo stesso
Paolo Fosso, e interamente ambientato a Rieti, racconta il rapporto difficile e controverso che si instaura tra Anna e Carlo, una lotta di caratteri fatta di repulsione ma anche di profonda attrazione. Due anime sole, entrambe in fuga dai propri mondi. Ma sarà la donna a prendere in pugno il rapporto tra i due, a portare l’uomo a guardarsi dentro e a scoprire che la cecità non è altro che una ferita autoimposta dalla sua grande sensibilità che gli impedisce di accettare il mondo così com’è. Ed ecco che un incontro all'apparenza senza futuro e sbagliato finisce per diventare la storia della vita.
Margheriti dirige un’opera intimista e sentimentale, tutto giocato in toni piuttosto scuri, sia nelle ambientazioni interne che in quelle esterne, e che ha il merito di affrontare argomenti profondi come il sentimento d'inadeguatezza e la sofferenza della solitudine, senza adoperare i soliti stereotipi del genere.
24/05/2013, 08:56
Monica Straniero