SOTTO UNA BUONA STELLA - Il gusto amaro della Commedia
Un film corale in cui
Carlo Verdone si muove a sua agio, ritagliandosi il ruolo del perdente a 360°. Lavoro, famiglia, affari sentimentali, tutto si rompe e il Federico Picchioni di Verdone non "ha le palle" per ripararlo.
Finché non giunge la vicina di casa, una
Paola Cortellesi finalmente misurata e credibile, che limita al minimo gli ammiccamenti che negli ultimi tempi hanno marchiato col fuoco televisivo le sue performance cinematografiche. Lei è Luisa Tombolini, una manager tagliatrice di teste che vive male il suo lavoro e cerca di recuperare come può ai licenziamenti di cui è portavoce.
L'amicizia col vicino Federico e i suoi figli non fa che creare una nuova famiglia allargata che tra incomprensioni e tensioni tira avanti come una normale famiglia in un'Italia sempre più difficile da abitare.
Verdone racconta i problemi del paese nel tradizionale modo del nostro cinema migliore, con una commedia amara, in cui il suo personaggio centrale fa della debolezza una forza comica e narrativa, trascinando la storia in modo egregio e strappando almeno una quindicina di risate piene; e non è poco! Gli alti e bassi della sceneggiatura, o forse della produzione, sono mascherati dietro le esilaranti improvvisazioni nei duetti con la Cortellesi, e dai racconti della sua voce narrante che, questa sì, appare grossolanamente inutile e fuori luogo.
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Sotto una Buona Stella" è un film teatrale, ambientato maggiormente in due appartamenti adiacenti, ma che riesce a divertire con i giusti tempi comici che Verdone sembra aver rimesso a lucido con energia, grazie anche a un cast indovinato e alla scrittura attenta di storia e situazioni.
11/02/2014, 14:57
Stefano Amadio