I vincitori della ventunesima edizione
del San Giò Verona Video Festival
Con le premiazioni e la forte emozione di aver trovato in “Fuoco” film del 1968 firmato dal maestro Gian Vittorio Baldi, la ventunesima edizione del
San Giò Verona Video Festival ha chiuso dando l’appuntamento al 22 luglio del prossimo anno.
Un alloro importante è restato a Verona, il
Premio Fevoss per il film che meglio racconta la solidarietà è andato a “
Storie di ..Io” del regista veronese
Paolo Scolari: “
Per avere affrontato con profonda sensibilità il tema del disagio mentale, attraverso una forte implicazione solidaristica della società, la quale riconosce nel malato la propria speculare follia”.
La storica sezione corti, che contava 51 film in competizione ha visto premiato come
miglior film lo svizzero “
L’ile noire” di
Nino Christen “
Per la qualità e l’originalità del disegno, il ritmo delle immagini e la straordinaria attualità dei contenuti”.
Premio per la miglior regia a
Hinde Boujemaa per il suo commuovente “
Et Romeo épousa Juliette” coprodotto tra Tunisia e Belgio “
Per l’abile gioco ironico tra leggerezza e gravità nel ritrarre una situazione intima e sociale di grande urgenza”. Il film ha visto premiata come
miglior attrice anche la protagonista, l’intensa
Nejia Zemni. Il
premio per la sceneggiatura è andato a
Bruno Razum per “
Tajni Laboratorij Nikole Tesle” di cui è anche il regista.
Miglior fotografia a
Ana Sofia Dominguez per “
Azul Cobalto” della messicana
Sarai Caprile. Il
premio per il montaggio a
Elena Gladkova per il suo “
Jazz etude”, mentre quello per la
musica a
Federica Zammarchi per “
Crumbling” di
Marco Schiavoni. Il
Premio Speciale della Giuria è stato dato a “
Nuggets“ del tedesco
Andreas Hydake, un importante messaggio contro la tossicodipendenza.
Una
Menzione speciale è andata a “
La terza riva” di Giuliana Fantoni “
Per la grazia e il profondo senso poetico con cui affronta il dolore di un’assenza”. Nella sezione medio-lungometraggi il
Premio come miglior film è stato assegnato a “
L’ultima voce, Guido Notari” di
Enrico Menduni, prodotto dall’Istituto Luce, “
Attraverso la storia di una "voce", il film di Menduni rivela le tracce della continuità tra il ventennio fascista e l'Italia repubblicana, indagando la relazione tra i media e il potere, fino ad interrogare l'attuale rivoluzione tecnologica”.
Miglior regia della sezione a
Alessandro Soetj per il suo intenso “
Im Land Der Schamanen“, mentre la stessa Giuria guidata da Simone Villani, ha assegnato il
Premio “Nikolai Mikhailovich Borodachev, Gosfilmofond” dedicato a un film che innova il linguaggio cinematografico a “
Sueñan Los Androides” dello spagnolo
Ion de Sosa.
“
Picking the musical” degli australiani
Gerard Veltre,
Simon Green ha vinto il
Premio Soave Ways, “
L’isola che c’era” del rodigino
Alberto Gambato si è aggiudicato il
Premio Dino Coltro, mentre “
L’île noir” di
Nino Christen ha vinto anche il
Premio Social Club, “
Questo breve film d’animazione tratta con un linguaggio semplice ed esplicito una problematica scottante della società odierna, la corruzione, ponendoci di fronte alle sue conseguenze in campo sociale, ecologico, umano”.
Il
Premio Cineclub Doc è andato al documentario “
A proposito di Franco” di Gaetano di Lorenzo con la seguente motivazione"
Uno sguardo affascinante verso un mondo del cinema scomparso. Verso una società che viveva la speranza di un futuro. Drammaticamente l’autore ci pone davanti a uno specchio spento. Ieri non diventa mai malinconia, solo vita".
A
Rodrigo Diaz, Direttore del Festival di Trieste, è stato assegnato il
premio dedicato a Mario Dall’Argine.
Il Festival è stato salutato da un gran pubblico e frequentato anche da registi provenienti da tante parti del mondo, dove il San Giò Verona Video Festival è considerato una realtà importante per tutto il cinema indipendente.
28/07/2015, 14:06