FdP 56 - In mostra il progetto collaterale di
arte contemporanea "Negotiating Amnesia"
Il 56°
Festival dei Popoli - Festival Internazionale del Film documentario - presenta il progetto collaterale di arte contemporanea "
Negotiating Amnesia" dell’artista-ricercatrice
Alessandra Ferrini, in mostra presso Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, dal 28 Novembre al 9 Dicembre, organizzato con la preziosa collaborazione dell’Archivio Alinari, dell'Associazione Mus.e e con il patrocinio del Comune di Firenze.
"
Negotiating Amnesia", progetto sperimentale che fonde arte partecipata e dibattito sull’ Archive Impulse, è un progetto di ricerca artistica e storica a lungo termine svolto presso l'archivio fotografico Fratelli Alinari. Attraverso lo studio di immagini provenienti dall’Archivio Alinari, risalenti all'occupazione italiana dell'Africa Orientale e l'analisi dei manuali di storia, usati dal dopoguerra ad oggi in Italia, "
Negotiating Amnesia" esplora il retaggio del colonialismo italiano e le politiche di amnesia che lo caratterizzano.
Per la sua personale,
Alessandra Ferrini presenterà l’essay film "
Negotiating Amnesia" e una installazione dal titolo Notes on Historical Amnesia, esempio di ‘ricerca-come-esposizione’ (research-as-exhibition). La mostra paleserà il processo di ricerca su cui si basa il film, commentando, così, il ruolo dei documenti nella produzione artistica contemporanea. L’installazione, concepita come work-in-progress, è attivata da una serie di laboratori che coinvolgono gli studenti delle scuole superiori. Per guidare gli insegnanti e preparare i ragazzi, l'artista ha concepito un apposito pacchetto didattico.
Riflettendo su un capitolo semi-dimenticato della storia italiana, l'espansione coloniale in Africa nel XX secolo, l'essay film "
Negotiating Amnesia" si soffermerà particolarmente sulla guerra in Etiopia (1935-36), una scelta che deriva dalla connessione di questo evento con il fascismo e il suo progetto imperiale. Attraverso interviste, immagini d’archivio e analisi di testi scolastici, il film si sposta attraverso una varietà di narrative personali e storiche, atte a rivelare le politiche di amnesia che accompagnano questi eventi e allo stesso tempo mostrare le pratiche pubbliche e private di memoria e di oblio.
Il film è suddiviso in brevi capitoli, ognuno dei quali ci porta a riflettere sul ruolo delle immagini, dei monumenti e del testo pedagogico nella creazione della memoria pubblica.
Il primo capitolo,
Patrimonio Culturale vs Memoria (
Heritage vs Memory), presenta le interviste di due eredi di fondi fotografici della guerra in Etiopia, esplorando le relazioni, anche conflittuali, che questi hanno instaurato con le proprie collezioni e le diverse ideologie familiari, aspetti che si manifestano anche nel loro modo di conservare queste immagini.
Fotografie vs Memoria (
Photography vs Memory) offre un'analisi di due fondi fotografici trovati all’interno dell’Archivio Alinari, mettendo così in luce e decostruendo lo sguardo coloniale. Monumenti
vs Memory (Monuments vs Memory) è un tentativo di rivelare come le pratiche di commemorazione possano invece promuovere amnesia, narrando le storie di alcuni monumenti della guerra d’Etiopia: il 'Monumento al Soldato Africano' (Siracusa, 1952), l’Obelisco di Axum e il mausoleo di Roberto Graziani (Affile, Roma, 2012). L’ultimo capitolo
Educazione vs Memoria (
Education vs Memory), descrive le differenti narrative che sono state promosse sul colonialismo Italiano all’interno del sistema scolastico a partire dal 1946 a oggi. Rivelando un’assenza di criticità sull’argomento e una distanza dai dibattiti sul post-colonialismo, il film pone infine la questione di come l'amnesia abbia apparentemente colonizzato la società italiana.
Alessandra Ferrini (Firenze, 1984) è un'artista visiva e ricercatrice con sede a Londra, UK. È la co-direttrice di Mnemoscape, una piattaforma di ricerca, rivista online e progetto curatoriale specializzato nelle pratiche artistiche contemporanee con interesse in questioni di storia, memoria e nell' “archival impulse”. Nel 2014 Mnemoscape ha organizzato la conferenza Archives for the Future (University of Westminster) e il film screening Autobiography and the Archive (Whitechapel Gallery). In veste di artista ed educatrice specializzata in pratiche participative, Ferrini ha lavorato su commissioni artistiche a livello internazionale, tra cui Dome alla Chisenhale Gallery (in veste di leading artist), Home Sweet Cary (North Carolina, USA) e collaborativamente con l'artista Helen Marshall a progetti per Tate Britain e il Museum of London. Recentemente ha lavorato in collaborazione con Elisa Adami su una performance alla Garrison Library (Gibilterra) ed una mostra collettiva a ViaFarini per la Bjcem biennale, MEDITERRANEA 17 (Milano).
28/11/2015, 11:47