FERNANDA PIVANO - L'altra America e Nanda
Fernanda Pivano – L’altra America, documentario diretto da
Rossana De Michele, celebra con le sue immagini la figura di una delle menti più rilevanti nel panorama letterario del secolo scorso. La pellicola è pensata come un’opera commemorativa per i 100 anni dalla nascita dell’intellettuale genovese. Il titolo del film trova la sua ragion d’essere nel ruolo fondamentale che la Pivano ha svolto nel rapporto tra la cultura americana e il pubblico italiano, costituendo una sorta di ponte e di intermediario tra le due culture.
Fernanda Pivano viene qui raccontata attraverso le dichiarazioni affettuose degli artisti più importanti dello spettacolo italiano (
Jovanotti, Vasco Rossi, Morgan ecc.), ma anche attraverso le sue stesse parole e le vecchie foto che la vedono spesso in compagnia di grandi artisti e letterati. Ciò che maggiormente viene evidenziato è la sua capacità di empatizzare con le persone, riuscendo velocemente a capire gli autori e i loro scritti.
È così che lei nella sua attività di traduttrice di letteratura americana riesce a stringere legami strettissimi con personaggi di fama immortale e internazionale, come
Bob Dylan ed Ernest Hemingway. Inoltre, come alcuni degli intervistati ricordano, aveva la rara qualità di essere completamente inserita dentro il clima e l’epoca che stava vivendo, riuscendo a capirne il valore e a individuarne gli sviluppi futuri. Fu difatti una delle prime in Italia a comprendere la portata storica e l’impatto culturale che la beat generation avrebbe avuto. Questa intuizione la portò spesso a collaborare con gli intellettuali appartenenti a quella nuova corrente e a sostenerne le attività.
L’immagine che di questa donna emerge dal documentario è quella di una personalità eclettica, che si rivolge con curiosità e passione a tutto ciò che scaturisce dall’emotività umana. Fernanda Pivano ha avuto un’importanza centrale nello scenario culturale italiano, ma risiede forse eccessivamente ai margini della memoria e della considerazione dell’opinione pubblica italiana.
Gabriele Nunziati
28/03/2018, 09:21