TRIESTE, YUGOSLAVIA - Il 13 febbraio su Rai Storia
per il ciclo “Documentari d’Autore”.
A partire dagli anni '60, ogni sabato, il turismo d'acquisto jugoslavo invadeva la città di Trieste per comprare merci che in patria non si trovavano. L'oggetto più ambito erano i blue jeans. Ma dietro tutto questo ci sono storie di contrabbando, di emancipazione, di equilibri geopolitici e di un nuovo mondo che cominciava a mostrare il suo volto. Lo racconta Alessio Bozzer in “
Trieste, Yugoslavia”, in onda sabato 13 febbraio 2021 alle 22.40 su Rai Storia per il ciclo “
Documentari d’Autore”.
Il sabato molte persone partivano in auto o in pullman all'alba per percorrere centinaia di chilometri fino a Trieste e la merce con cui ritornavano veniva venduta a prezzi moltiplicati nei paesi dell'est, dove la gente non poteva viaggiare. La fine del fenomeno comincia con la morte di Tito nel 1980 e con l'inizio di quel processo sotterraneo che porterà alla caduta del muro di Berlino nel 1989 fino allo sgretolamento della Jugoslavia, e ai primi colpi di cannone in Slovenia, che annunciarono l'inizio delle guerre balcaniche. Oggi Piazza Ponterosso, simbolo di quel periodo, è un parcheggio comunale
12/02/2021, 07:28