VENEZIA 78 - "Il Silenzio Grande" alle Giornate
Da cosa nasce cosa e l’incontro tra
Alessandro Gassmann e Maurizio Di Giovanni interprete e autore della serie tv
I Bastardi di Pizzofalcone, ha prodotto i suoi frutti. Ambientato in una Napoli del passato, "
Il Silenzio Grande" rimane fisso sulla piece di Di Giovanni, da cui è tratto, utilizzando la quarta parete ma non staccandosi molto dall’idea teatrale originale. Siamo lì, in una villa che fu lussuosa e che sembra in disfacimento, sul punto di essere venduta e seguiamo con un sorriso i battibecchi tra il padrone di casa,
Massimiliano Gallo, professore e grande scrittore, e la sua domestica,
Marina Confalone, sempre intenta a spolverare e a origliare da dietro alle porte.
A piccoli passi, il padrone di casa, che non si muove dal suo studio immerso tra libri, ricordi e macchina da scrivere inizia ad incontrare i familiari, i due figli (
Antonia Fotaras ed Emanuele Linfatti) e la moglie (
Margherita Buy), e a scoprire il loro carattere e i loro problemi. Alcune confessioni dei figli sembrano essere particolarmente sincere mentre la fredda lontananza del capofamiglia si assottiglia sempre di più trasformandosi progressivamente in empatia.
La svolta arriva, forse un po’ tardi, dopo una semina lenta ma continua, senza troppi picchi di sceneggiatura e di regia che si distacca dall’impostazione teatrale solo per qualche inquadratura desueta. Con il colpo di scena arriva anche l’emozione e l’immedesimazione con i personaggi che ci fanno pensare a noi stessi e alle nostre vicende quotidiane.
08/09/2021, 13:00
Stefano Amadio