SASSIWOOD - Matera, Gesu' Cristo e il cinema
“Ma perché vengono tutti qua a girare i film su Gesù?”, si chiede uno dei protagonisti di "
Sassiwood", commedia scritta da
Antonio Andrisani che l’ha anche diretta insieme a
Vito Cea che con ironia racconta di come Matera affronta il ruolo di meta prediletta di numerose produzioni cinematografiche nazionali e internazionali soprattutto di argomento sacro: da “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier
Paolo Pasolini al cruento “La passione di Cristo” di
Mel Gibson. La Hollywood della Basilicata.
Tra i protagonisti c’è chi prende molto seriamente il ruolo di comparsa, tanto da percorrere chilometri a piedi nella murgia alla ricerca del set, o chi come il direttore della film commission tenta in tutti i modi di preservare Matera come luogo “specializzato” in cinema sacro (Mel Gibson ne è il “santo protettore” al quale nel film viene ironicamente dedicata un’edicola votiva) contro il “profano” James Bond, atteso per le imminenti riprese. C’è poi Vito, il location manager, vedovo e vessato dal suo superiore, che incontra una regista americana interessata a girare un documentario sul poeta
Albino Pierro, un incontro che gli darà nuova linfa.
Antonio Andrisani (anche interprete) e
Vito Cea con un umorismo garbato raccontano il destino di Matera che da vergogna nazionale, come fu definita nel 1948 da Togliatti, è diventata gradualmente un suggestivo posto amato dai turisti di tutto il mondo e soprattutto dai registi che ne fanno spesso set dei loro film. Come in "
Sassiwood" nel quale un improbabile regista progetta un film sugli zombie incontrando le perplessità di Vito depresso dopo la morte della moglie e ormai stanco di progetti cinematografici brutti e che soprattutto snaturano l’identità della città.
La regista americana Catherine Fox con il suo progetto di un film sul poeta Albino Pierro, candidato al premio Nobel al quale questo film è dedicato, sembra l’unica ad aver capito lo spirito di questa terra e l’importanza delle storie giuste da raccontare oltre il facile profitto delle grandi produzioni, del business a tutti i costi.
"
Sassiwood" è in fondo un “road movie dell’anima” nel quale i personaggi si ritrovano a camminare tra le strade di questa misteriosa terra pensando di sapere esattamente a cosa stanno andando incontro ma scoprendo solo alla fine di voler ritrovare sé stessi e un’umanità perduta dietro i problemi quotidiani e alla “materialità”.
Il film vede anche una delle ultime interpretazioni del compianto
Flavio Bucci.
17/02/2022, 20:00
Caterina Sabato