Note di regia di "Ofelia"
Tempo fa ho trovato delle vecchie pellicole Super 8 in casa e ne sono stato subito colpito.
Guardandole sono stato trasportato nel passato di Ofelia, dei miei nonni, di mio padre e di mio zio.
Ho visto per la prima volta la faccia di mio nonno sanguigno, che non ho mai conosciuto, alcuni dei viaggi di mia nonna, quei viaggi che facevano parte delle mille storie che da sempre mi racconta fin da piccolo e che ora pian piano stanno scomparendo. Come allepoca anche oggi abbiamo la possibilitą di memorizzare e catturare certi ricordi attraverso gli strumenti a nostra disposizione, come facciamo con i cellulari nel quotidiano per esempio e soprattutto come faccio con il mio lavoro e la mia passione, il cinema. Sento la necessitą di rincorrere la memoria di mia nonna che sta sempre di pił svanendo, la vorrei catturare e fermare nel tempo, ho deciso quindi di creare una breve storia, documentando loggi di Ofelia. Ho raccolto materiale sparso, con un sentimento e una forza inaspettata. Abito in casa con lei ormai da 3 anni e solamente vivendola a pieno ho scritto il cortometraggio, giocando e interagendo fino in fondo con tutte le situazioni, ma soprattutto con lei, facendola nel vero senso della parola recitare. Si tratta di un racconto intimo e personale anche se il mio intento di base era creare una storia che potesse facilmente arrivare a tutti. Una riflessione sul tempo, sulla memoria, sul passato e sulla caducitą. E Creando con intimitą un dialogo universale, da lasciare come testamento della meravigliosa e mai abbastanza ricordata figura dei nonni.
Pierfrancesco Bigazzi