Note di regia di "Ombra"
L'idea ruota intorno alla figura ben esplorata del doppio.
Il termine latino 'imago-inis' non può essere tradotto semplicemente con immagine, ma anche con sembianza, visione, sogno, apparizione, con evidente allusione alla sfera del trascendente. Il termine greco antico εἴδωλον |èidolon|, da cui deriva la parola italiana idolo, può essere tradotto con immagine, simulacro, ma anche apparizione.
Freud riprende il concetto di doppio di Rank nel suo saggio del 1919 su Il Perturbante |Der Unheimlich|. Il ‘perturbante’ è ciò che suscita paura e ansia, perché è sconosciuto, non familiare e al di fuori della nostra esperienza quotidiana. Nel linguaggio psicoanalitico la parola perturbante segnala un disagio, uno sdoppiamento, che riguarda il soggetto, l'Io, e il suo inconscio, l'Es, in riferimento alla perdita di identità ed all'alienazione.
L'emergere improvviso di una doppia figura rappresenta un'invasione dell'inconscio nel regno del conscio, un ritorno del rimosso che diventa inquietante.
Per semplificare, per la psicoanalisi, il doppio è l’altra parte di noi, ciò che siamo, ma che non riconosciamo razionalmente. mentre lavoravo con Ai Kishimoto su questa storia e sulla sua storia personale, Tra i molti artisti che hanno trattato il tema del doppio ho sentito il bisogno di rendere omaggio a due film che amo molto ed all'impatto delle visioni dei loro registi, fondendole nel mio processo creativo.
Lino Palena