CONCORTO FILM FESTIVAL 24 - A Pontenure dal 16 al 23 agosto
La
XXIV edizione di Concorto Film Festival si prepara ad accendere i riflettori sul meglio del cinema breve internazionale, con otto giorni di proiezioni, incontri e visioni nel verde del Parco Raggio di Pontenure (PC), dal 16 al 23 agosto 2025. Da oltre vent'anni,
Concorto Film Festival è un osservatorio attento e curioso sulle nuove tendenze del cortometraggio, capace di coniugare sperimentazione artistica e partecipazione popolare, innovazione e radicamento.
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Concorto vuole essere una meridiana sul cinema di oggi, che attraversa sperimentazioni, mutazioni e crisi, come quella ambientale o sociale. Se c’è ancora un senso nel realizzare un festival in un mondo che brucia, è proprio quello di crearlo, un senso. Porre domande, aprire finestre sulla frammentazione di immagini, emozioni o distacchi che viviamo quotidianamente. Quella di Concorto è in un certo senso una missione: portare il cinema che guarda all’oggi e al domani al più ampio pubblico possibile, tra neofiti, appassionati, cinefili "duri e puri" e spettatori casuali. Per andare ogni edizione oltre alle bolle, ai gruppi settari, agli snobismi, ma conciliare insieme spettatori e esperienze diverse. Se fare tutto questo per otto sere in una calda settimana di agosto non è dare un senso, è di certo un tentativo”, dichiarano
Simone Bardoni, co-direttore artistico del festival insieme a
Claudia Praolini.
A giudicare i film in concorso sarà una giuria internazionale composta da tre figure di spicco del panorama cinematografico e culturale contemporaneo. Alissa Jung, regista e pediatra tedesca, torna dietro la macchina da presa dopo una laurea in medicina e una carriera clinica, imponendosi con “Farah”, cortometraggio vincitore del Goldener Spatz Award 2024, e con il suo primo lungometraggio, “Paternal Leave”, presentato alla Berlinale 2025. Al suo fianco, Hu Wei, artista e regista nato a Pechino e attivo tra la Cina e la Francia, già selezionato nei più importanti festival del mondo – da Cannes a Venezia, da Sundance all’AFI – e membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Completa la giuria Juliette Canon, responsabile del Dipartimento Cortometraggi della Semaine de la Critique del Festival di Cannes, dove coordina anche il programma Next Step, pensato per sostenere registi e registe emergenti nello sviluppo del loro primo lungometraggio. A loro spetterà il compito di assegnare l’Asino d’Oro, simbolo e premio al miglior film in concorso, emblema della libertà espressiva e della visione indipendente che il festival continua a promuovere.
La selezione ufficiale 2025 riunisce 40 cortometraggi provenienti da 30 paesi diversi, scelti tra oltre 2000 candidature giunte da tutto il mondo. Sedici di questi titoli saranno presentati in anteprima italiana, a conferma del ruolo centrale che Concorto riveste come porta d’accesso per il nuovo cinema internazionale nel nostro paese. A brillare tra i film in concorso è “I
’m Glad You’re Dead Now” di Tawfeek Barhom, vincitore della Palma d’Oro 2025 al Festival di Cannes, che sarà proiettato per la prima volta in Italia proprio al Parco Raggio. Dallo stesso festival arrivano anche “
Agapito” di Arvin Belarmino e Kyla Romero, “
No Skate!” di Guil Sela, “
Erogenesis” di Xandra Popescu, “
Fille de l’eau” di Sandra Desmazières e “
Samba Infinito” di Leonardo Martinelli.
Accanto a questi, spiccano opere firmate da autori già affermati sulla scena internazionale: Rúnar Rúnarsson porta a Concorto la sua più recente riflessione sul quotidiano islandese con “
O”, mentre l’artista visivo Mohamed Bourouissa esplora i retaggi culturali del trauma con “
Généalogie de la violence”. Don Josephus Raphael Eblahan, già premiato al Sundance, firma “
Vox Humana”, un’opera intensa e visionaria. Dal versante dell’animazione d’autore arrivano lavori come “
Il burattino e la balena” di Roberto Catani, tra i più raffinati animatori italiani, e “
Les Bottes de la Nuit” di Pierre-Luc Granjon, maestro del cinema d’animazione europeo. Non mancano anche voci femminili forti e originali, come quella di Clàudia Cedó, autrice catalana de “
De Sucre”, e della regista italiana Giulia Grandinetti, in concorso con “
Majonezë”, opera densa e vibrante.
La selezione attraversa i generi - dalla fiction al documentario, dall’animazione alla sperimentazione - e compone un mosaico di sguardi capaci di leggere il presente con urgenza, libertà e intelligenza visiva.
Parallelamente alla competizione ufficiale, il festival presenta un ricco percorso fuori concorso, che si articola in focus geografici, sezioni tematiche e spazi di ricerca visiva, offrendo un’estensione profonda e laterale del discorso cinematografico contemporaneo. Uno dei momenti centrali sarà il focus Filippine, a cura di Simone Bardoni e Margherita Fontana, che esplora il tessuto stratificato della cinematografia filippina contemporanea, tra natura selvaggia, metropoli spietate, spiritualità e resistenza. Sette corti – firmati da autori come Arvin Belarmino, Carlo Francisco Manatad, Maria Estela Paiso – restituiscono un mosaico potente e necessario. Un altro segmento di grande attualità è “
Gaza – Traces of a City”, progetto curato dalla Gaza Film Unit, che porta a
Concorto cinque cortometraggi realizzati nella Striscia di Gaza nel pieno del conflitto, testimoniando il legame indissolubile tra distruzione urbana, memoria collettiva e sopravvivenza narrativa. Un atto di resistenza culturale che trova eco anche nella mostra “HeART of Gaza”.
Con
Get to Work, curato da Vanessa Mangiavacca e Alice Capitani, il festival apre una riflessione sul lavoro come luogo di disuguaglianza, alienazione ma anche possibile riscatto. Torna anche
Mnemosyne, alla sua terza edizione, con cinque opere internazionali che riscrivono il found footage come grammatica del contemporaneo. Un archivio che si fa futuro, tra etica del riuso, documentazione e fiction, curato da Chiara Ghidelli e Chiara Granata.
A firmare il ritorno della sezione
Guilty Pleasures è ancora una volta Margherita Fontana, con una selezione di film che affrontano il piacere, la sessualità e i corpi attraverso uno sguardo ironico e liberatorio.
Supernature, curato da Claudia Praolini, si concentra sulla relazione fragile e conflittuale tra l’uomo e l’ambiente: un viaggio tra forme di vita, traumi ecologici e nuove ecologie del sentire, attraverso corti che mettono in discussione l’equilibrio perduto.
Torna anche
Concortissimo, con la sua sfida poetica e concettuale: raccontare il mondo in meno di cinque minuti. Un laboratorio di narrazione breve a cura di Corinna Baldini e Johnny Shock, che conferma l’attenzione di Concorto per i linguaggi dell’immediatezza e dell’essenziale. Nel segno del culto e della sovversione continua infine CineUnderground, progetto dedicato al cinema indipendente horror, sci-fi e trash a basso budget, che propone due nuove incursioni:
Stop Motion From Hell (19 agosto) e
Terror Tapes (23 agosto), con pellicole deliranti, sperimentali e irriducibili, provenienti da USA, Svezia, Germania e Italia.
Spazio anche ai più piccoli con
Concorto Kids, curato da Virginia Carolfi ed Enrica Carini, che per questa quarta edizione propone un percorso intitolato “
La musica della terra”, dove i bambini esplorano, tra cinema e laboratori, il legame tra ambiente, suono e visione. La sezione
Short on Rights - A Corto di Diritti, in collaborazione con Dorico International Film Fest, presenta tre cortometraggi dedicati ai diritti umani, premiati nelle scorse edizioni del concorso, riaffermando il ruolo politico del cinema breve. Infine, VR Showcase, realizzato insieme al gruppo di ricerca AN-ICON dell’Università Statale di Milano, propone l’opera immersiva Ito Meikyū di Boris Labbé, un viaggio esperienziale nella cultura giapponese attraverso i linguaggi della realtà virtuale.
Oltre alla programmazione cinematografica,
Concorto si conferma anche nel 2025 un luogo di riflessione, formazione e confronto, attraverso una serie di incontri, laboratori, mostre e momenti industry che arricchiscono il festival di pensiero critico, visioni trasversali e dialoghi tra discipline. Nel solco del focus
Mnemosyne, l’artista visiva e regista Caterina Erica Shanta guiderà un incontro aperto sul riuso creativo dell’archivio e sulle responsabilità etiche ed estetiche che il found footage porta con sé. Un momento di scambio orizzontale, capace di intrecciare pratiche artistiche e memoria visiva in un presente che chiede nuove forme di interpretazione del passato.
Nel cuore del focus
Gaza - Traces of a City, il talk When Walls Remember: Architecture as Witness to Genocide in Gaza, con i curatori Eslam J. Saqqa e Ayman AlAzraq della Gaza Film Unit, metterà al centro la distruzione dell’architettura sociale come testimonianza storica e atto di annientamento identitario. In dialogo diretto con questo programma, sarà visitabile per tutta la durata del festival la mostra
HeART of Gaza - children’s art from the genocide, allestita nella Serra di Parco Raggio, che raccoglie i disegni realizzati da bambini e bambine gazawi nella “Tenda degli Artisti” di Deir al-Balah. Un progetto promosso da Casa Nome Collettivo, che attraverso il linguaggio dell’infanzia restituisce il dolore e la dignità di un popolo ferito, in una testimonianza visiva dal valore documentario e umano straordinario.
A chiudere la triade,
Fashion Revolution: dalla Fast alla Slow Fashion, talk organizzato da Legambiente Piacenza in collaborazione con il circolo Arci Rathaus, proporrà un cambio di sguardo sulle abitudini di consumo e sull’impatto ambientale della moda. Un confronto concreto su materiali, comportamenti e scelte quotidiane, con un focus sulle pratiche sostenibili a livello locale.
Sul versante laboratoriale in programma F
UTURA MEMORIA, il workshop di riuso creativo dei film di famiglia, realizzato in collaborazione con Fondazione Home Movies e condotto da Caterina Erica Shanta. Durante una settimana di lavoro, i partecipanti esploreranno materiali d’archivio selezionati dalla piattaforma Memoryscapes, li reinterpreteranno attraverso la tecnica del tableaux vivant, e realizzeranno un film collettivo che sarà proiettato nell’ultima giornata di festival. Completa l’offerta formativa il seminario residenziale di critica e linguaggio cinematografico, rivolto a chi desidera approfondire la lettura delle immagini, il contesto produttivo delle opere e i sottotesti culturali del cinema contemporaneo. Attraverso proiezioni, esercizi e analisi guidate, i partecipanti saranno accompagnati nello sviluppo di uno sguardo consapevole e personale.
Sul fronte dell’industria, prende il via il progetto biennale
Italian Short Film Atlas, nato da un’alleanza tra Concorto Film Festival, il Centro Nazionale del Cortometraggio e l’Università di Bologna - Dipartimento delle Arti. Presentato pubblicamente il 20 agosto 2025 a Piacenza, il progetto intende mappare in modo aggiornato e strutturato l’ecosistema del cortometraggio italiano, colmando un vuoto conoscitivo e offrendo uno strumento di analisi per le politiche culturali del settore. Il lavoro coinvolgerà le principali realtà della filiera - produzioni, scuole, festival, istituzioni - con l’obiettivo di restituire, al termine del biennio, una fotografia critica e condivisa del cinema breve in Italia.
Anche quest’anno
Concorto rinnova il suo legame con la musica, portando al Parco Raggio due appuntamenti che intrecciano cinema, suono e performance dal vivo, nel segno della sperimentazione e della qualità artistica. Il 22 agosto, nel suggestivo scenario di Parco Raggio a Pontenure, il festival ospiterà la tradizionale sonorizzazione dal vivo con la proiezione del capolavoro muto "
Sherlock Jr." (1924) di Buster Keaton. La colonna sonora originale sarà eseguita dal vivo dal collettivo Soundtracks 2025, sotto la direzione artistica di Enrico Gabrielli, tra le figure più poliedriche e visionarie della musica italiana contemporanea. La residenza musicale coinvolge Gaio Ariani, Matteo Berti, Sabrina Boarino, Francesco Capanni, Bruna Di Virgilio e Camillo Lepido, in un ensemble che fa dialogare strumenti acustici, elettronica e ricerca sonora. Il 19 agosto protagonista sarà invece
Lamante, progetto musicale della giovane cantautrice Giorgia Pietribiasi. La sua voce scura e viscerale, i testi legati alla memoria familiare e all’identità femminile, compongono un universo poetico che unisce tribale e intimo, rabbia e dolcezza. Dopo l’uscita del suo album d’esordio In memoria di (2024) e una serie di live in festival e contesti prestigiosi, Lamante approda a Concorto con un set che promette intensità e ascolto profondo.
Come da tradizione, ogni anno
Concorto affida la sua identità visiva a un artista. Per l’edizione 2025, la locandina è firmata da
Giulia Pastorino, illustratrice genovese tra le voci più originali dell’illustrazione contemporanea. Pastorino reinterpreta l’asino che vola - simbolo del festival - sospeso nell’aria grazie a un mazzo di palloncini colorati. Un’immagine intensa e leggera allo stesso tempo, che celebra il potere dell’immaginazione e la libertà dello sguardo, su uno sfondo rosso caldo e avvolgente.
02/08/2025, 17:09