AGCOM ESTENDE PIRACY SHIELD ANCHE A FILM
E SERIE TV - Il commento di FAPAV
L’attesa è finita: con la seduta di ieri
AGCOM ha approvato le modifiche al Regolamento sul diritto d’autore online riguardanti il contrasto dell’offerta illegale di contenuti audiovisivi. Tramite l’estensione della piattaforma Piracy Shield anche a film e serie tv, oltre che ad eventi sportivi, sarà possibile “spegnere” in 30 minuti siti e applicazioni illegali che diffondono contenuti audiovisivi protetti da Diritto d’Autore.
L’Autorità nella sua nota ufficiale ha rimarcato in modo chiaro che i destinatari dei provvedimenti sono i prestatori di servizi di reti di comunicazione e di hosting, nonché i prestatori di servizi di caching e tutti i soggetti coinvolti nell’accessibilità dei siti web o dei servizi illegali, quali i fornitori di servizi di VPN e i fornitori di servizi di DNS pubblicamente disponibili, nonché i gestori di motori di ricerca.
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Con le modifiche approvate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni" - spiega
Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV - "
raggiungiamo un traguardo importante nel contrasto al fenomeno della pirateria audiovisiva, posizionando il nostro Paese tra le nazioni più innovative ed evolute a livello europeo in questo ambito. Intervenire entro i 30 minuti per spegnere siti che diffondono illegalmente film e serie tv, oltre che eventi sportivi, è fondamentale proprio perché sino ad oggi il problema della tempestività di intervento ha permesso ai pirati e ai gestori di piattaforme illecite di migrare contenuti illegali da un sito ad un altro. C’è inoltre un altro aspetto decisamente rilevante nel provvedimento AGCOM, ossia il richiamo alla responsabilità degli ISP Provider: per contrastare il fenomeno della pirateria occorre che ciascun soggetto della filiera, dalla produzione alla diffusione dei contenuti audiovisivi e multimediali, faccia la sua parte per tutelare il Diritto d’Autore e l’intero comparto che rappresenta. Nel 2024, secondo gli ultimi dati FAPAV/Ipsos, si stimano circa 295 milioni di atti di pirateria compiuti con un danno economico complessivo stimato in 778 milioni di euro. Una spina nel fianco non solo per l’industria audiovisiva ma per l’intero Paese: considerando tutti e tre i contenuti (film, serie/fiction e sport live) si stimano ripercussioni per l’economia italiana pari a circa 2,2 miliardi di euro di perdita in termini di fatturato delle aziende (non soltanto per l’industria audiovisiva), che comportano una perdita di PIL pari a circa 904 milioni di euro, un mancato introito per lo Stato pari a 407 milioni e una perdita occupazionale complessiva pari ad oltre 12 mila posti di lavoro, tutti valori in aumento rispetto al 2023".
04/08/2025, 20:33