IMAGINARIA FILM FESTIVAL 23 - A Conversano Michel Ocelot
È arrivato ieri sera a Conversano l’ospite d’onore della 23esima edizione di
Imaginaria,
Michel Ocelot: il maestro francese, due volte vincitore del César e del Cristallo onorario di Annecy, regista e animatore di celebri opere come Kirikù e la strega Karabà (Francia, Belgio, Lussemburgo, 1998), Kirikù e gli animali selvaggi (Francia, Vietnam, Lettonia, 2005), Il faraone, il selvaggio e la principessa (Francia, Belgio, 2022), riceverà questa settimana il
Premio alla carriera ed incontrerà il pubblico durante uno speciale Imaginaria Meetings.
Ad accoglierlo un lunghissimo applauso e tante domande dal pubblico. "
Per realizzare Kirikù, che è stato il mio più grande successo, avevo pochissimi soldi e solo della carta nera, delle forbici e un piccolo filo di ferro per realizzare le articolazioni dei personaggi" - ha raccontato Ocelot al termine della proiezione - "
ci siamo molto divertiti a farlo, ne ho un ottimo ricordo. La mia vita si divide in due fasi, prima e dopo Kirikù. Prima ero disoccupato, la vita era molto dura e quando avevo tempo facevo laboratori per bambini. Sono stati loro, però, ad insegnare molto a me. Molti produttori all’epoca si misero in testa che quello che volevo realizzare fosse sbagliato: il titolo non andava bene, la storia non andava bene, lo storyboard era troppo essenziale, l’”Africa” che non vendeva al grande pubblico, i corpi che non venivano nascosti. Ho disobbedito tutte le volte, e ho fatto bene. Questo film, che simboleggia la vittoria dell’innocenza, è la dimostrazione che anche se siamo piccoli e con poche risorse, se abbiamo un’idea semplice in cui credere possiamo realizzarla. Non ho intenzione di fermarmi, comunque: il mio prossimo film sarà un lungometraggio e sarà ambientato in Italia, ispirato al pittore fiorentino Paolo Uccello".
20/08/2025, 12:53