VENEZIA 82 - I vincitori del Premio “Persona Lavoro Ambiente”
Si è svolta oggi, nell’ambito della
82ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia, la consegna del
Premio collaterale “Persona Lavoro Ambiente”, attraverso il quale la Fondazione Fai Studi e Ricerche segnala i film più significativi presenti alla Mostra che trattano i temi del lavoro e dell’ambiente.
Il primo riconoscimento è andato al film thailandese “
Human Resource” di Nawapol
Thamrongrattanarit. "
Il film" - ha scritto la giuria nelle motivazioni - "
pur ambientato in una realtà specifica come quella thailandese, affronta in modo universale i molteplici risvolti delle tematiche del lavoro, del futuro e del ruolo del discorso collettivo culturale e mediatico. Lo stile cinematografico asciutto e meditativo accompagna lo spettatore in una progressiva immersione nella quotidianità della protagonista, che diventa commento costante e contrappunto a questioni fondamentali come i mutamenti del mondo del lavoro, la
competitività generazionale, il rapporto con la tecnologia, la violenza psicologica sul lavoro. Ne scaturisce un’opera di notevole densità, capace di essere insieme rigorosa, concettuale, delicata ed emotiva nell’intrecciare e discutere, anche sotto il profilo morale, un ampio ventaglio di questioni che caratterizzano la nostra contemporaneità".
La
menzione speciale per la tematica dell’Ambiente è stata assegnata a “
Ghost Elephants” del regista tedesco Werner Herzog. "
Il documentario" - secondo la giuria - "
partendo da tematiche ancestrali, narra con forza l’attuale rapporto tra uomo, ambiente e mondo animale. L’opera si distingue per la capacità di discutere una pluralità di prospettive legate all’ecologia in un contesto festivaliero in cui questi temi sono inspiegabilmente poco o per nulla affrontati. Il regista riesce a proporre il punto di vista altrui senza rinunciare al proprio sguardo. Questo risulta evidente anche nell’armonizzazione tra cinema documentario, poeticità e unicità delle immagini e momenti di approfondimento didattico. Ne risulta un racconto potente della ricerca dell’ambiente inesplorato e incontaminato che ci obbliga a riflettere sulla sostanza e sul valore di quello che abbiamo e conosciamo".
Per la
menzione speciale sul tema del Lavoro è stato premiato il film francese “
À pied d'œuvre” diretto da Valérie Donzelli. La menzione è stata riconosciuta in quanto “
il film affronta in modo incisivo ed efficace i dilemmi del lavoro contemporaneo, formulando allo spettatore domande fondamentali sulla ridefinizione dei concetti di povertà e di libertà connessi alle reali possibilità della scelta individuale. La vicenda del protagonista risulta metafora delle tante e nuove forme del lavoro mettendo in luce la solitudine, la fragilità dei legami familiari e le discrepanze tra identità e ruolo sociale. La regia attenta realizza una narrazione caratterizzata da un ritmo calibrato a cui si aggiunge un’interpretazione attoriale che valorizza l’intero film. L’opera riesce a parlare a più generazioni, mostrando l’impatto del lavoro sul senso di sé e sulla possibilità di mantenere autenticità e integrità morale nella tensione tra necessità materiale e ricerca di significato”.
Infine, per la categoria
Ambiente Sociale, la
menzione speciale è andata al film “
Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi, La giuria ha così motivato il riconoscimento: “
Il film è un affresco potente e unico della città di Napoli e dell’intera area vesuviana. L’opera riesce a intrecciare temi ambientali, sociali, individuali e del lavoro, componendo così un mosaico straordinario. L’uso del bianco e nero, insieme a un montaggio e a una ricerca linguistica raffinati e personali si abbinano ad un lavoro di osservazione di notevole valore etnografico e antropologico. Si alternano tra gli altri, nel montaggio, figure come i centralinisti dei vigili del fuoco e i cittadini che li contattano, archeologi, esponenti delle forze dell’ordine e delle istituzioni, un maestro di strada e alcuni lavoratori imbarcati nelle navi che trasportano il grano ucraino. Nessuna storia spicca sulle altre, ma assieme si integrano nel fornire l’immagine vivida di un ecosistema umano e naturale”
.
Presenti in sala, nell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, le delegazioni dei film premiati, con registi, attori e produttori.
A consegnare i premi sono stati il Segretario Generale della Fai-Cisl Onofrio Rota, il Presidente della Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche Vincenzo Conso, il Presidente della
giuria Ludovico Ferro e la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola.
La premiazione è stata anche l’occasione per proiettare in anteprima al pubblico della Mostra il cortometraggio di animazione “il nome di Hope” regia di Giacomo Salvatelli, realizzato da un collettivo di oltre 20 giovani studenti di cinema, musica, animazione. L’opera prodotta da Agrilavoro Edizioni, Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche e da Fai Cisl, narra la vicenda di Hope, giovane bracciante nigeriana morta a seguito di un incendio nel ghetto di Borgo Mezzanone, nel foggiano, cinque anni fa.
06/09/2025, 11:26