VENEZIA 82 - KUSHTA MAYN, LA MIA COSTANTINOPOLI: Un cortometraggio
storico, che rivela il talento di un giovane regista
La Mostra del Cinema di Venezia si è aperta, anche quest’anno, alle nuove leve del cinema italiano, con le iniziative del CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia. Tra queste, il corto "
Kushta Mayn. La mia Costantinopoli", di Nicolò Folin, presentato il 4 settembre 2025 in sala Giardino.
Il film è ambientato nella Venezia del 1563: rifacendosi a documenti storici realmente esistenti, il corto narra le vicende di Asher e Aaron, due giovani ebrei in fuga dalle persecuzioni in atto nell’Europa centrale, diretti verso Costantinopoli. Affamati, disperati e feriti, i due troveranno accoglienza e salvezza in Italia, accolti dalla Casa dei Catecumeni (luogo deputato alla conversione degli “infedeli”, spesso bambini, come abbiamo già visto nel film Rapito di Bellocchio). Ma per essere “salvati”, mangiare un pasto caldo e ricevere le cure mediche, occorre convertirsi al Cristianesimo: sarà proprio questa imposizione a porre i due giovani ad un bivio.
Nicolò Folin, giovane talento del cinema italiano, affronta con coraggio un film storico, dimostrando di saper superare tutte le difficoltà del caso: la fedeltà delle ambientazioni, dei costumi, delle ricostruzioni, dell’idioma effettivamente in uso in quel periodo. In questo senso il suo film è ambizioso quanto riuscito. Riuscito bene a tal punto, che sarebbe interessante vedere, in futuro, lo sviluppo del corto in un lungometraggio.
06/09/2025, 18:15