HUMAN RIGHTS FILM FEST 1 - A Roma dal 24 al 28 settembre
Dal 24 al 28 settembre 2025 Roma ospita la prima edizione di
Human Rights Film Fest, una rassegna cinematografica internazionale ad ingresso gratuito interamente dedicata ai diritti umani, alla democrazia e alla libertà di espressione, che trasforma il Parco del Torrione in un’arena di confronto, memoria e partecipazione.
Attraverso proiezioni, talk e incontri con registi, attivisti e studiosi, il festival porta sul grande schermo opere provenienti da aree del mondo segnate da conflitti, repressioni e lotte per la libertà. Il cinema diventa strumento di denuncia e di resistenza, ma anche veicolo di memoria storica e coscienza collettiva.
Il festival si apre il 24 settembre con una giornata dedicata all’Iran. Ad inaugurare la rassegna sarà la proiezione di “
La Testimone – Shahed” (2024, Germania/Austria, 100 min) di Nader Saeivar, un thriller politico che intreccia il tema della violenza domestica con quello della repressione politica. A seguire il talk “
Donna, vita, libertà. L’arte come atto di resistenza”, che vedrà il confronto tra attiviste e studiose della diaspora come Parisa Nazari e Shiva Boroumand. La serata proseguirà poi con un percorso cinematografico che racconta oppressione e resistenza attraverso diversi sguardi: “
Scool” (2022, Iran, 8 min) di Kimia Rahmani Ghane, che porta lo spettatore dentro un liceo femminile di Teheran, dove le studentesse, con coraggio, parlano di sogni, speranze e frustrazioni di crescere come donne in un Paese che le reprime; “
Adjustment” (2022, Iran, 16 min) di Mehrdad Hassani, la storia di una bambina transgender costretta a confrontarsi con esclusione e discriminazione; “
Freedom Morning” (2024, Iran, 20 min) di Hossein Pirelmi, un racconto di sogni infantili e libertà negate; e “
Split Ends” (2022, Iran, 14 min) di Alireza Kazemipour, che denuncia il controllo dei corpi femminili da parte delle autorità di Teheran.
Il 25 settembre il focus si sposta su Taiwan. La serata si aprirà con il teaser “
Zero Day Attack”, che immagina una crisi geopolitica sull’isola, seguita dal talk “
Storie di resistenza attraverso il cinema: Taiwan”, con la partecipazione dell’ambasciatore Vincent Y. C. Tsai, rappresentante dell’Ufficio di Taipei in Italia, insieme a esperti e studiosi di geopolitica come Stefano Pelaggi e Guido Gargiulo. A concludere, la proiezione del documentario “
Invisible Nation” (2023, Taiwan, 85 min.) di Vanessa Hope, un ritratto intimo di Tsai Ing-wen, prima presidente donna di Taiwan, e della fragile democrazia del Paese. Si tratta della seconda proiezione in Italia di questo film, che ha già riscosso grande interesse internazionale per la sua capacità di raccontare il delicato equilibrio politico e umano dell’isola.
Nelle giornate del 26 e 27 settembre il focus sarà dedicato all’Europa dell’Est.
Il 26 settembre si apre con la proiezione di “
Eastern Front” (2023, Lettonia/Repubblica Ceca/Ucraina/USA 2023 98 min.) di Vitaly Mansky e Yevhen Titarenko, che racconta i sei mesi drammatici dal 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, attraverso l’esperienza in prima linea del battaglione medico volontario “
The Hospitallers”. Con un montaggio che alterna riprese frenetiche dalla zona del conflitto a immagini intime della vita nelle retrovie, il documentario offre uno sguardo crudo e profondamente umano sulla guerra, tra dolore, speranza e fede nella vittoria. A seguire, il talk “
Raccontare l’Est: il cinema come sguardo sulla fragilità dei diritti umani”, curato da studiosi di cinema post-sovietico e con la partecipazione di Massimo Tria, aprirà il confronto sulla memoria e la rappresentazione del conflitto. La serata si chiuderà con “
Lirica Ucraina” (2024, Italia, 84 min.) di Francesca Mannocchi, un viaggio poetico e struggente nel cuore del conflitto, dove il linguaggio del cinema diventa strumento di testimonianza e resistenza.
Il 27 settembre la serata si aprirà con la proiezione di “
Of Caravan and the Dogs” (2024, Germania, 89 min.) di Askold Kurov, un ritratto intenso degli ultimi difensori della democrazia russa. A seguire, il talk “
Il dissenso sullo schermo: la Russia oggi”, con la partecipazione dello storico Giovanni Savino e della giornalista ed esperta di Europa dell’Est Marta Allevato, offrirà l’occasione per approfondire la difficile situazione della libertà di espressione. La serata si concluderà con “
Tree of Violence” (2024, Belgio/Lussemburgo, 81 min.) di Anna Moiseenko, che indaga la violenza sistemica e istituzionale nella Russia contemporanea.
Il festival si concluderà il 28 settembre con una giornata interamente dedicata alla Palestina.
La serata si aprirà con “
From Ground Zero” (2024, Palestina/Francia/Qatar/Giordania/Emirati Arabi Uniti, 112 min.) di Rashid Masharawi, una raccolta di 22 cortometraggi realizzati da giovani filmmaker di Gaza dopo il 7 ottobre 2023. A seguire il talk “
Palestina: Diritti, Resistenza e Speranza”, con la partecipazione del giornalista Giuseppe Flavio Pagano, che offrirà un momento di riflessione e approfondimento. Il programma proseguirà con “
Vibrations from Gaza” (2023, Palestina/Canada, 16 min.) di Rehab Nazzal, che racconta la vita sotto assedio attraverso lo sguardo di tre bambini sordomuti, e si chiuderà con “
No Other Land” (2025, Palestina/Norvegia, 95 min.), documentario del collettivo composto dai registi Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor ed Hamdan Ballal. La pellicola vincitrice del Premio Oscar 2025 come miglior documentario, testimonia la resistenza non violenta in Cisgiordania.
Il progetto
Human Rights Film Fest, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura è vincitore dell'Avviso Pubblico Roma Creativa 365. Cultura tutto l'anno in collaborazione con Zètema Progetto Cultura”. Human Rights Film Fest è un progetto sociale che trasforma spazi urbani periferici in luoghi di cultura e partecipazione.
10/09/2025, 14:42