QUARANTA ANNI SENZA GIANCARLO SIANI - Il 23 settembre
presentazione Napoli e messa in onda TV su Rai 3
Il documentario “
Quaranta anni senza Giancarlo Siani”, prodotto da Combo International in collaborazione con Rai Documentari, già disponibile su RaiPlay, sarà presentato martedì 23 settembre 2025 alle 10.30 al Teatro Mercadante di Napoli, alla presenza dell’interprete Toni Servillo. Seguirà la proiezione alle 20.00 nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, in concomitanza con la prima serata su Rai 3 nel quarantennale della scomparsa del giovane e coraggioso cronista del Mattino.
Il documentario ripercorre la storia di Giancarlo Siani, assassinato la sera del 23 settembre 1985 nel quartiere Vomero di Napoli, e la straordinaria indagine che, anni dopo, ha permesso di fare luce sul suo omicidio. Per lungo tempo il caso rimase avvolto nel mistero, tra piste confuse e depistaggi. Ma nel 1993, grazie al coraggio e alla determinazione di un gruppo di giovani – magistrati, poliziotti e giornalisti – la verità iniziò ad affiorare.
Il documentario racconta così la nascita e l’azione del cosiddetto “Pool Siani”: un gruppo di giornalisti del Mattino (Pietro Gargano, Pietro Perone, Giampaolo Longo, Maria Rosaria Carbone), il pubblico ministero Armando D’Alterio e il capo della squadra Mobile di Napoli Bruno Rinaldi, che in stretta collaborazione riuscirono a risalire al movente dell’omicidio in un’indagine che portò, grazie anche alle confessioni di alcuni pentiti, agli arresti di assassini e mandanti.
La scrittura del documentario è firmata da Pietro Perone, giornalista de Il Mattino e testimone diretto di quegli anni, insieme a Filippo Soldi, regista e sceneggiatore già vincitore di un Nastro d’Argento e di un Globo d’Oro e finalista al David di Donatello, che ne firma anche la regia. Il documentario si avvale della partecipazione straordinaria di Toni Servillo, che presta la sua voce a Giancarlo Siani leggendo alcuni articoli agli studenti del liceo Giovan Battista Vico di Napoli, la scuola frequentata da Siani.
Attraverso testimonianze di chi lo ha conosciuto e del pool che ne ha onorato la memoria, i materiali d’archivio e le preziose ricostruzioni grafiche a cui ha prestato la matita l’illustratore Giancarlo Caracuzzo, il documentario porta in primo piano la storia di un ragazzo che con lucidità e passione ha saputo raccontare la penetrazione della criminalità organizzata nella società e che per questo è stato messo a tacere.
Un racconto intenso e necessario, per ricordare Giancarlo Siani non solo come vittima di camorra, ma come simbolo di un giornalismo libero e d’impegno civile.
22/09/2025, 09:15