DAI NOSTRI INVIATI. LA RAI RACCONTA LA MOSTRA
DEL CINEMA DI VENEZIA 1990 - 2000 - Il 29
settembre in prima serata su Rai Storia
Da Warren Betty a Javier Bardem, da Guglielmo Biraghi ad Alberto Barbera, da Vincenzo Mollica a Marlisa Trombetta: la serie di Rai Cultura “
Dai nostri inviati. La Rai racconta la Mostra del Cinema di Venezia” si arricchisce del capitolo firmato da Giuseppe Giannotti ed Enrico Salvatori e dedicato all’ultimo decennio del XX secolo, in onda lunedì 29 settembre 2025 alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.
Dopo aver ripercorso e raccontato in quattro tappe i 57 anni della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, attraverso le cronache della Rai e in collaborazione con Rai Teche, l’obiettivo è ora puntato sul periodo 1990 – 2000: Vincenzo Mollica è l’inviato alla Mostra per il Tg1, ma anche il Tg2 schiera una veterana come Marlisa Trombetta. Direttore della Mostra è il critico Guglielmo Biraghi, e desta reazioni contrastanti il responso della giuria della 47^Mostra, che assegna il Leone d’oro della Mostra del ’90 all’inglese Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Sheppard, fortemente voluto dal presidente della giuria Gore Vidal. Ma il momento più magico della Cerimonia è il Leone d’oro alla carriera a Marcello Mastroianni, consegnato da Federico Fellini.
Biraghi imprime il suo marchio cinefilo anche alla 48^ Mostra, che premia con il Leone d’oro il sovietico Urga - Territorio d'amore di Nikita Michalkov, mentre le due coppe Volpi vanno a due esordienti, River Phoenix per Belli e dannati e Tilda Swinton per Edoardo II.
Nel 1992 è nominato direttore il regista Gillo Pontecorvo, primo Leone d’oro ad assumere tale carica. Schivo quanto carismatico, Pontecorvo riporta al Lido il cinema americano, sia quello mainstream che quello indipendente e con lui la Mostra attraversa un magico lustro che arriva all’edizione 53 del 1996: passerella di divi e insieme di proposte interessanti, per scongiurare la crisi che attraversa il cinema mondiale. Il 1995 è l’anno dei centenari, quello del Cinematografo e della Biennale d’Arte, sorella maggiore della Mostra del Cinema, e proprio nel segno di questi anniversari che vengono assegnati otto Leoni d’oro alla carriera: Woody Allen, Alain Resnais, Martin Scorsese, Giuseppe De Santis, Ennio Morricone, Goffredo Lombardo, Alberto Sordi e Monica Vitti.
Il 29 novembre 1996 il consiglio direttivo della Biennale presieduta da Rondi, in scadenza il 31 dicembre, elegge i direttori delle sezioni artistica e cinematografica della Biennale Germano Celant e Felice Laudadio.
In 7 mesi Laudadio si trova a organizzare la 54^ edizione, concependo un percorso in cui lo spettatore ideale possa vedere tutto entrando in sala alle 9 di mattina e uscendo alle 2 di notte. Vengono ridotte le sezioni e i film in concorso. Uno snellimento che si nota dall’inaugurazione della Mostra il 27 agosto, quando vengono consegnati i Leoni alla carriera ad Alida Valli e Gérard Depardieu, ma il Lido viene scosso dalla tragica morte di Lady Diana Spencer avvenuta nella notte del 31 agosto. Il Leone d’oro è assegnato dalla giuria presieduta da Jane Champion al giapponese Hana-bi - Fiori di fuoco di Takeshi Kitano
La seconda Mostra diretta da Felice Laudadio, la 55^ del ’98, vede trionfare un Leone d’oro italiano dopo dieci anni: Così ridevano di Gianni Amelio, premiato dalla giuria presieduta da Ettore Scola. Alla conferenza stampa finale, un colpo di scena: Laudadio consegna al neopresidente della Biennale Paolo Baratta una lettera di dimissioni in cui dichiara di non volersi ricandidare.
Gli succede Alberto Barbera, direttore e tra i fondatori del Festival Cinema Giovani di Torino, primo direttore di Festival laureato con una tesi “cinematografica”. L’ultima Mostra del secolo, la numero 56 del ‘99, viene inaugurata il 1° settembre da Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, appena scomparso, il Leone d’Oro alla carriera viene attribuito a Jerry Lewis, ed Emir Kusturica presiede la giuria che premia con il Leone d’oro il cinese Non uno di meno di Zhang Yimou, già premiato sette anni prima.
La prima Mostra del nuovo Secolo, la 57^, viene aperta da Space Cowboys di Clint Eastwood, a cui viene assegnato anche il Leone d'oro alla carriera. Presidente della giuria della 57^ Mostra è Miloš Forman, che premia Il cerchio di Jafar Panahi, primo regista iraniano ad aggiudicarsi il premio nella storia della Mostra.
28/09/2025, 07:46