LASCIATEMI MORIRE RIDENDO - Dal 20 ottobre al cinema
Arriverà nelle sale italiane dal 20 ottobre 2025 il documentario “
Lasciatemi Morire Ridendo”, diretto da Massimiliano Fumagalli e prodotto da Dreamscape Film, con la distribuzione di Mescalito Film.
Un’opera intensa e necessaria che racconta la storia di
Stefano Gheller, seconda persona in Italia, la prima in Veneto, ad ottenere il diritto al suicidio medicalmente assistito sul suolo italiano. Il documentario esplora con delicatezza e profondità la battaglia di Stefano per la libertà di scegliere, attraverso testimonianze, materiale d’archivio e una toccante osservazione della sua quotidianità.
“
Stefano amava la vita, proprio per questo l’aveva rimessa in discussione” - afferma il regista
Massimiliano Fumagalli, classe 2000, che ha vissuto un percorso umano e creativo al fianco di Stefano, trasformando un incontro nato sui social in un progetto cinematografico di forte impatto emotivo e sociale.
Il documentario non è solo un ritratto personale, ma anche un viaggio universale nei grandi interrogativi dell’esistenza: la libertà, la sofferenza, il senso della vita e della morte. “
Lasciatemi Morire Ridendo” parte da un biopic per aprirsi a una riflessione collettiva, ponendo al centro il tema del fine vita, ancora oggi oggetto di accesi dibattiti etici, religiosi e politici in Italia.
Nato nel 2022, il progetto ha preso forma grazie al supporto di Banca Etica tramite il bando "Impatto +" e una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, che ha permesso di raccogliere 20.000 euro per la realizzazione.
Il documentario è stato girato in oltre due mesi di riprese in Veneto, accompagnando Stefano in ogni aspetto della sua vita, dai momenti pubblici agli istanti più intimi.
Oltre all’uscita nelle sale italiane, il documentario punta a una distribuzione internazionale, con partecipazioni ai più importanti festival cinematografici, e con eventi pubblici e rassegne in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni e altre realtà attive sul fronte dei diritti civili.
La scomparsa prematura di Stefano ha lasciato un vuoto profondo, ma il documentario rappresenta oggi un’eredità potente e necessaria, un invito alla riflessione, un grido di libertà. Come afferma la produzione: “
Siamo certi che, ovunque si trovi, Stefano sarà orgoglioso di vedere la sua storia raccontata e condivisa con il mondo.”
30/09/2025, 10:55