FI-PI-LI HORROR FESTIVAL 14 - I premi
È il thriller psicologico “
Voyeur” della regista iraniana Maryam Hashempoure ad aggiudicarsi il Premio FIPILI Horror Festival 2025 al “Miglior cortometraggio Internazionale”, decretato dalla giuria di addetti ai lavori, al 14/mo FIPILI Horror Festival, manifestazione di cinema e letteratura di genere che si è tenuta a Livorno dall’8 al 12 ottobre al Cinema 4 Mori e al Cinema La Gran Guardia. Un cortometraggio, quello della Hashempoure, dalle forte note voyeuristiche, dove una ragazza che entra in una caffetteria riceve una foto di lei appena scattata, da un numero sconosciuto.
La giuria internazionale, composta dai registi Francesca Detti e Alessandro Izzo “I Licaoni” affiancati dai critici cinematografici Fabio Canessa e Francesca Lenzi e dalla regista Livia Giunti ha premiato “Voyeur” per “aver saputo confezionare con eleganza, in pochissimi minuti, un'atmosfera ipnotica e angosciante dal taglio originale e dall'ambientazione felicemente sospesa fra il crudo realismo e un allucinante sovrannaturale”. I giudici hanno decretato anche due menzioni speciali in ex aequo: al corto iraniano “Holy Heviness”dei registi Negah Fardiar e Farnoosh Abedi, delicata storia fantasy di un figlio e un padre e il rapporto con la morte dei propri cari, ritratta uno dei più acclamati registi di corti iraniani e al corto francese “Furies” di Tony Le Bacq per “la capacità di calare gli spettatori in una dimensione quotidiana e al contempo perturbante, giocando con la tensione e con le rivelazioni di trama, e con una regia precisa e aderente alla storia dalla tematica di forte”.
Durante la cerimonia di premiazione, tenutasi domenica 12 ottobre al Cinema La Gran Guardia di Livorno e riservata ai cortometraggi di massimo 15 minuti, per le categorie Horror, Internazionale e Weird, la giuria capitanata dai registi e produttori Manetti Bros e composta dai giornalisti cinematografici Valentina d’Amico (movieplayer.it) e Filippo Mazzarella (Ciak, Film Tv), dalla truccatrice cinematografica Dalia Colli, dal critico cinematografico del web Federico Frusciante, ha decretato i seguenti premi per la categoria Horror:
“Metus” del regista milanese Alberto Gelmi, che segue quattro amici durante una festa, dove bevono delle misteriose fialette che hanno su di loro un effetto euforico ma risvegliano un lato oscuro, si aggiudica il Premio FIPILI Horror Festival 2025 al “Miglior Cortometraggio Horror”. Il cortometraggio, selezionato anche ai David di Donatello 2025, ha saputo distinguersi “per l'efficacia con cui il regista indaga nelle paure dell'inconscio raccontando con maturità stilistica una storia compiuta in cui l'elemento perturbante irrompe”.
Il "Miglior soggetto" va invece a “Haiku 27” del regista umbro Nikolaj Servettini per Acqua Arida - dove il giovane musicista punk Yori vive rintanato in un appartamento sporco, tormentato dalle sue dipendenze e dal suo padrone di casa - “per lo spirito punk, anarchico e visionario infuso in una storia agghiacciante, ma non priva di humor, che spazia da Danny Boyle a Darren Aronofsky, dai fumetti di Andrea Pazienza al mondo hardcore, senza perdere di vista lo scopo essenziale: raccontare l'orrore fuori e dentro di noi. Finale cinico al punto giusto”.
I premi per la migliore interpretazione femminile e maschile sono andati a Caterina Gabanella per la sua performance in “Una voce” di Andrea Andoli, per “aver messo il proprio corpo e la propria voce al servizio di un personaggio sull'orlo della follia. Il risultato è una performance avvolgente che restituisce il tumulto interiore della vittima di un orrore indicibile” e all’attore Pier Giuseppe Di Tanno protagonista del corto “Genesi” dell’abruzzese Carlo Recchilungo: “di fronte al compito non facile di reagire a un'apocalisse inspiegabile, corre, combatte, si cura le ferite, è rude, ma anche capace di tenerezza. Il suo interprete dà vita a un personaggio a tutto tondo accostandosi al compito richiesto dal regista con grande serietà e sostenendo anche una serie insistita di primissimi piani che restituiscono tutta la concitazione della situazione”.
Si aggiudica il premio “Miglior Make up cinematografico” il cortometraggio “Lo Scambio” del regista toscano Davide Cancila.
Arriva dalla Sardegna il corto “Una Faccia da cinema” di Alberto Salvucci che si aggiudica il premio “Miglior cortometraggio Weird” “per la capacità di riflettere sull’identità del territorio e sulle difficoltà di far germogliare qualcosa in un terreno complesso come quello del panorama cinematografico italiano contemporaneo, con uno sguardo ironico e profondamente consapevole”. Segue invece le vicissitudini di un tassidermista quarantenne, il corto “La Tana dello Scoiattolo” di Giuseppe Pio Clemente e Mattia Carlacchiani che la giuria della sezione “Weird”, composta dai giovani film programmer Valentina Lisci, Anna Corradi, Lorenzo Pari e Steven Stergar ha decretato “Miglior soggetto Weird”, “per la piena e lucida consapevolezza del dispositivo cinematografico, che, pur nei limiti imposti dal formato breve, riesce a rielaborare con maturità espressiva ed efficacia narrativa un tema classico e fondativo del cinema horror”. Ad aggiudicarsi i “Migliori effetti speciali” è il cortometraggio “Malus Domestica” di William Frank e Guido Pancotti. Ad aggiudicarsi la “miglior interpretazione” della sezione è Brandon Bonato, regista e attore del corto “Borel”, “per l’eccentricità di un’interpretazione misurata e divertente che incarna lo spirito weird”.
13/10/2025, 19:06