COME ROMEO E GIULIETTA - L’amore supera ogni ostacolo
In un’epoca nella quale l’immagine stereotipata dei corpi sembra aver preso il sopravvento, sempre più ostentata nei media, il film “
Come Romeo e Giulietta”, di
Giuseppe Alessio Nuzzo, ci porta a conoscere una storia speciale, nella quale ad essere importante è il cuore e non l’esteriorità delle persone. Si racconta di un amore impossibile - eppure grandissimo - che supera i limiti apparentemente invalicabili di una malattia invalidante.
Il film si ispira ad una storia vera, il caso di Federica Paganelli - affetta da Atrofia Muscolare Spinale (SMA) di tipo III, detta anche morbo di Werdnig-Hoffmann, malattia che solitamente non dà scampo e prospetta una speranza di vita di pochi anni di vita - che riesce ad avere una vita lunga e piena di gioia, grazie soprattutto all’amore che le persone vicine le danno e alla sua incredibile forza interiore.
Ad essere raccontato è il suo amore, oltre ogni limite, per Riccardo, un uomo più grande di lei, che a sua volta la adora e la ama follemente. Perché è proprio questo che conta: saper comunicare con il cuore e con l’anima di chi si ama. Al contrario di altri film che affrontano il tema dell’amore al cospetto con una grave malattia, che rischiano di essere drammi sentimentali dai toni strappalacrime (basti pensare ad esempio a “Io prima di te”), “
Come Romeo e Giulietta” non indulge in aspetti lacrimevoli: al contrario, è un film che trasmette gioia, autenticità e ci fa capire il grande coraggio di una ragazza che ama davvero la vita. La stessa vita che altri disprezzano e buttano via futilmente.
Un film profondo e dal grande significato, che porta in primo piano una realtà che solitamente la società e il cinema non vogliono vedere, quella della malattia: in un mondo fatto a misura di giovani, sani e belli, il film di Nuzzo, regista conosciuto per il suo lavoro come direttore del "Social World Film Festival", porta in primo piano un racconto di vita e d’amore davvero speciale.
15/10/2025, 10:30
Elisabetta Vagaggini