LO SCHERMO DELL'ARTE 18 - Premiato dal pubblico
under 30 Al Basateen/ The Orchards
Si è conclusa a Firenze, domenica 16 novembre, la 18a edizione de
Lo schermo dell’arte, il festival che unisce cinema e arte contemporanea, diretto da Silvia Lucchesi. Cinque giorni intensi hanno offerto al pubblico una selezione della migliore e più recente produzione di film d’artista e documentari sull’arte contemporanea.
Il Festival ha consolidato il suo ruolo come piattaforma di incontro dedicata alle moving images internazionali, registrando una numerosa presenza di artisti e artiste, curatori e curatrici, produttori internazionali. Le proiezioni al Cinema La Compagnia hanno permesso di creare spazi nei quali gli ospiti e il pubblico del festival, formato in gran parte da giovani spettatori, hanno potuto condividere impressioni, conversazioni e esperienze di visione.
Al centro del programma la ricca selezione di nuove produzioni di film realizzati da artista, una via di indagine e ricerca su cui il Festival concentra da tempo la propria attenzione, ha fornito sguardi originali su temi attuali e urgenti: dalla realtà palestinese alla blackness, dagli esiti della decolonizzazione al rapporto tra umani e ambiente, dalle implicazioni della tecnologia all’identità di genere e al processo creativo.
Un filo conduttore significativo ha attraversato molte opere presentate: il ruolo del lavoro d’archivio come strumento essenziale nelle mani degli artisti per articolare il proprio pensiero e una visione critica della realtà.
Il Festival è anche produttore. Al cinema La Compagnia si sono tenute le anteprime delle opere sostenute dal VISIO Production Fund, il fondo di produzione di VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, a cura di Leonardo Bigazzi: Demonds to Diamonds di Valentin Noujaïm (prodotto da Lo schermo dell’arte con FRAC Bretagne e Iliade&Films) e Afternoon Hearsay di Peng Zuqiang (prodotto da Lo schermo dell’arte con Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci).
Tra le numerose anteprime italiane: Like an Event in a Dream Dreamt by Another—Insomnia dell'artista palestinese Firas Shehadeh, Fierté Nationale: De Jéricho vers Gaza di Sven Augustijnen, BLKNWS: Terms & Conditions (2025) di Kahlil Joseph.
I film d’artista, quali Bouchra di Orian Barki e Meriem Bennani , Two People Exhanging Saliva di Natalie Museata e Alexander Singh, Arguments in favor of love di Gabriel Abrantes, Peter Hujar’s Day di Ira Sachs hanno contribuito a dar voce a originali sperimentazioni visive nel panorama delle moving images internazionali.
Il Festival si è inaugurato il 12 novembre con l’emozionante live-documentary Non-Aligned Newsreels: Fragments, performance appositamente realizzata dall’artista e filmmaker serba Mila Turajlic per Lo schermo dell’arte, seguita dalla prima italiana di L'Arbre de l'Authenticité, primo lungometraggio dell’artista Sammy Baloji, anch'egli presente in sala.
Il Focus 2025 è stato dedicato all’artista marocchina Randa Maroufi, con la presentazione di cinque suoi film realizzati tra il 2015 e il 2025, tra cui L’MINA (vincitore del Leitz Cine Discovery Prize a Cannes) e Barbès.
Tra i documentari, l’anteprima mondiale Massimo Bartolini. Due qui / To Hear, racconto del progetto dell’artista per il Padiglione Italia all'ultima Biennale di Venezia, che ha chiuso il festival. Sono stati inoltre presentati Weaving Anni Albers di Alessandro del Vigna e Another Light on the Road: Robert Frank & June Leaf's Canadian Home di Katrina Whalen e John Parlante.
All’interno del programma de Lo schermo, dal 12 al 16 novembre alla Strozzina di Palazzo Strozzi si è tenuta Eating the Planet, mostra in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi e a cura di Officine Creative / Università degli Studi di Pavia. Le installazioni in realtà virtuale di Valentina Furian e Claudia Losi hanno esplorato il rapporto tra esseri umani, animali e ambiente.
I Festival Talks hanno offerto l’occasione di incontrare e approfondire le pratiche di artisti internazionali come Sammy Baloji e le artiste Randa Maroufi, Valentina Furian e Claudia Losi.
Grande attenzione è stata riservata ai giovani, che hanno partecipato in gran numero grazie all’ingresso gratuito Under 30, offerto anche quest’anno dal main sponsor Gucci.
Il Premio del pubblico Under 30 è stato assegnato al film Al Basateen/ The Orchards di Antoine Chapon, riconoscimento che valorizza lo sguardo e la sensibilità delle nuove generazioni nei confronti del cinema d’arte.
17/11/2025, 18:12