ASSOCIAZIONE MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
- Il Premio Prolo a Iciar Bollain
È il legame fra cinema e diritti umani a ispirare il lavoro dell’
Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC). Quest’anno, come sempre in occasione della Giornata mondiale dei Diritti umani, la Sala 2 del Cinema Massimo (via Giuseppe Verdi 18, Torino) ospiterà mercoledì 10 dicembre la consegna del Premio Maria Adriana Prolo alle ore 20.30 (ingresso libero con la possibilità di prenotare su Eventbrite). Giunto alla 24a edizione, con il patrocinio di Amnesty International Italia, il riconoscimento sarà assegnato all’attrice, regista e sceneggiatrice spagnola
Icíar Bollaín.
Tra le voci più sensibili del cinema europeo, attenta ai temi sociali e ai personaggi femminili, Icíar Bollaín ha debuttato giovanissima, nel 1983, come protagonista del film El sur di Víctor Erice, ma fra le sue interpretazioni si ricorda anche quella in Terra e libertà di Ken Loach (1995). Alla regia ha esordito nel 1996 con Hola,¿estás sola?, mentre il successo internazionale è arrivato nel 1999 con Flores de otro mundo, vincitore alla Semaine de la Critique di Cannes, e con Te doy mis ojos (2003), vincitore di sette Premi Goya. Con También la lluvia (2010) ha vinto il Premio Panorama alla Berlinale e ha ottenuto tredici candidature ai Goya. Sono seguiti El olivo (2016), candidato spagnolo agli Oscar, e Yuli (2018), biopic sul ballerino cubano Carlos Acosta. Con Maixabel (2021) si è aggiudicata tre Premi Goya.
In sala saranno presenti, oltre alla premiata Icíar Bollaín, anche la Direttrice di «Mondo Niovo 18-24 ft/s» Silvia Luciani, Giovanna Maina, docente dell’Università degli Studi di Torino, e Valentina Noya, vicepresidente dell’AMNC. Il Premio Maria Adriana Prolo è sostenuto da Regione Piemonte, Fondazione CRT e Nova Coop.
Seguirà la proiezione, in anteprima regionale, del film
Il mio nome è Nevenka (Soy Nevenka, Spagna, Italia 2024, 112', DCP, col., v.o. sott.it.) distribuito in Italia da Exit Media.
Nel 2000 Nevenka Fernández (Mireia Oriol) trovò il coraggio di denunciare per molestie sessuali il suo superiore (Urko Olazabal), il sindaco di una cittadina della provincia spagnola. In un’epoca in cui quasi nessuna osava farlo, la sua voce ruppe il silenzio e aprì una breccia nel muro dell’impunità. Il caso di Nevenka fu solo l’inizio di una lunga battaglia contro l’isolamento, il discredito e un sistema patriarcale che ancor oggi protegge il potere. Icíar Bollaín firma un’opera necessaria che illumina le zone d’ombra della nostra società e restituisce dignità a una donna che ha pagato un prezzo altissimo per dire la verità.
«Il 2025 è stato ricco e intenso per l’Associazione – dichiarano Valentina Noya e Vittorio Sclaverani, vicepresidente e presidente dell’AMNC –, un anno in cui è stato possibile far crescere le progettualità curate dalla realtà fondata da Maria Adriana Prolo nel 1953. I nostri obiettivi principali sono di continuare a organizzare momenti culturali e formativi gratuiti, stimolare pubblici capaci di condividere idee ed esperienze e lavorare in forma diffusa sul territorio, in sinergia con i principali enti culturali a partire da Museo del Cinema e Film Commission Torino Piemonte. Consapevoli dell’importanza del nostro lavoro, in un’epoca sempre più complessa, l’AMNC è orgogliosa di conferire il Premio Prolo a Icíar Bollaín in occasione della Giornata mondiale dei Diritti Umani con il patrocinio di Amnesty International nell'anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario di attività in Italia».
«Non è un caso se per il secondo anno consecutivo il Premio Maria Adriana Prolo viene assegnato a una donna di cinema dal talento multiforme – conclude Davide Ferrario, presidente onorario dell’AMNC –. Dopo Ariane Ascaride il testimone passa in modo naturale a Icíar Bollaín: attrice, regista e sceneggiatrice spagnola che con i suoi film porta avanti l’idea di un cinema europeo che mette al centro i valori umani (e umanistici), quelli che il premio Prolo vuole incentivare. Valori la cui promozione sa oggi anche di “atto di resistenza” in un orizzonte culturale e politico sempre più imbarbarito e piegato, anche intellettualmente, al culto del diritto del più forte».
L’ultimo numero di «Mondo Niovo»
In occasione del Premio Prolo, l'AMNC presenterà anche il numero 110 di «Mondo Niovo 18-24 ft/s» dedicato a Icíar Bollaín. La pubblicazione, oltre a ospitare un'intervista inedita all’autrice, accoglierà i contributi critici di Valeria Camporesi, direttrice della Filmoteca Española, Eleonora Anna Bove, Stefano Coccia, Davide Mazzocco, Manuela Pincitore, Emanuele Russo, José Luis Sánchez Noriega e Paolo Vecchi.
Il Premio Maria Adriana Prolo
Intitolato a Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, il premio è assegnato dal 2002 dall'Associazione Museo Nazionale del Cinema a una personalità che si è particolarmente distinta nel panorama italiano e internazionale.
In passato, il premio è stato conferito alle registe e ai registi Cecilia Mangini, Lorenza Mazzetti, Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Giuseppe Piccioni, Massimo Scaglione, Daniele Segre, Bruno Bozzetto, Costa-Gavras, David Grieco; agli attori e attrici Piera Degli Esposti, Lucia Bosè, Ottavia Piccolo, Roberto Herlitzka ed Elio Pandolfi; all’esercente e storico del cinema Lorenzo Ventavoli; al compositore Manuel De Sica, allo sceneggiatore Giorgio Arlorio, al filmmaker-artista-operaio Pietro Perotti. Dal 2022 il riconoscimento, precedentemente ospitato dal TFF, viene assegnato ogni anno il 10 dicembre, insieme ad Amnesty International Italia, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani: nelle ultime tre edizioni sono stati premiati il regista svizzero Markus Imhoof, più volte candidato agli Oscar, l'attivista e mediatore culturale ivoriano Mamadou Kouassi che ha ispirato il film Io Capitano di Matteo Garrone e l’attrice francese Ariane Ascaride, Coppa Volpi alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per Gloria Mundi di Robert Guédiguian.
18/11/2025, 11:33