PASSAGGI D'AUTORE INTRECCI MEDITERRANEI 21
- Dal 3 all'8 dicembre a Sant'Antioco
Dal 3 all'8 dicembre 2025 si rinnova l'appuntamento a Sant'Antioco con
Passaggi d'Autore - Intrecci mediterranei, il Festival del Cortometraggio Mediterraneo organizzato nella cittadina costiera del Sud Sardegna dal Circolo del Cinema "Immagini" (F.I.C.C.), con la direzione artistica di Dolores Calabrò e del regista bosniaco Ado Hasanovic. Un festival tematico, quest'anno alla sua ventunesima edizione, capace di unire ricerca, formazione, divulgazione e spettacolo; un festival che fonda la sua identità sul dialogo tra cinematografie diverse, sulla scoperta di nuovi autori e sulla volontà di costruire uno spazio in cui il Mediterraneo – mare di passaggi, migrazioni, conflitti e creatività – possa raccontarsi attraverso il linguaggio del cinema breve.
Nel corso delle sei giornate saranno proiettati, nel consueto spazio dell'Aula Consiliare del Comune di Sant'Antioco, oltre settanta titoli: un'ampia panoramica della produzione di cortometraggi degli ultimi due anni, alcuni dei quali in anteprima nazionale o regionale, selezionati tra quelli che hanno ricevuto premi e riconoscimenti o partecipato a prestigiosi festival nazionali e internazionali, come Clermont-Ferrand, Cannes, Venezia, Locarno, Sundance; e oltre alle proiezioni, ad arricchire e impreziosire il programma, il consueto corredo di momenti collaterali, masterclass, incontri e attività per le scuole.
Il palinsesto si articola in diverse sezioni – Intrecci Mediterranei, Intrinas, Focus, Videoclip, CortoAmbiente, Cinema e Territorio, Eventi – ciascuna con una specifica vocazione, una struttura che consente al pubblico di attraversare estetiche e tematiche differenti.
La sezione centrale,
Intrecci Mediterranei, propone nell'arco di quattro giorni (nel tardo pomeriggio del 3, 5, 6 e 7 dicembre) la visione di ventidue cortometraggi provenienti da Paesi del "Mare Nostrum", con la partecipazione alle proiezioni di alcuni dei rispettivi registi; una selezione che offre un affresco complesso del Mediterraneo contemporaneo, con storie che parlano di migrazione, identità, conflitti, diritti, ma anche di quotidianità, legami familiari, sogni e memoria. Tra i titoli in programma, "
Domenica sera", di Matteo Tortone, Premio David di Donatello 2025 per il miglior cortometraggio, e
"I'm glad you're dead now", del regista palestinese Tawfeek Barhom (Palestina/Grecia/Francia), vincitore della Palme d'Or all'ultimo Festival de Cannes.
Da tre edizioni, la sezione
Intrecci Mediterranei è competitiva: a una giuria internazionale composta da dieci studenti e studentesse universitari, che nei giorni del festival seguiranno il laboratorio Critica il Corto curato da Francesco Crispino, spetta anche quest'anno il compito di valutare i cortometraggi in programma e individuare quello più meritevole, al quale verrà conferito il premio Giuria Giovani nel corso della giornata conclusiva.
Vetrina aperta sulla produzione sarda, anche la sezione
Intrinas è competitiva; in questo caso saranno studenti delle scuole superiori del territorio, coordinati dal critico cinematografico Enrico Azzano, a formare la Giuria Giovani e ad assegnare il loro premio al miglior film breve fra gli otto in visione la sera del 5 dicembre alla presenza dei rispettivi autori: "
Io non dimentico", di Antonello Pisano Murgia (2025, 14'), "Su cane est su miu", di Salvatore Mereu (2025, 24'), "
Oplà", di Giulia Camba (2024, 18'), "
Infanzia e gioventù di Gramsci", di Paolo Zucca, Alessandra Atzori e Milena Tipaldo (2025, 7'), "
L'ultimo ingrediente", di Lorenzo Cioglia (2025, 8'), "
Caro fratello", di Simone Paderi (2025, 17'), "
Vida e morti de unu maragotti", di Stefano Cau (2025, 10') e "
It doesn't exist" di Joe Juanne Piras (2025, 10').
Ogni edizione del festival dedica un focus alla cinematografia di un Paese del Mediterraneo: ospite, quest'anno, il Libano, terra attraversata da una grave crisi economica, sociale e umanitaria aggravata dal conflitto regionale, ma che vanta una notevole produzione cinematografica. "Ambasciatore" a Sant'Antioco della settima arte nella terra dei cedri, Nicolas Khabbaz - produttore cinematografico e teatrale, direttore artistico del Beirut Shorts e del Batroun Mediterranean Film Festival e professore alla Notre Dame University – presenterà (il 4 dicembre) una selezione di alcuni dei cortometraggi più significativi firmati negli ultimi due anni da filmmakers libanesi: "
Ship of Fools", di Alia Haju (Germania/Libano, 2025, 30'), "
Crow man", di Yohann Abdelnour (Libano, 2023, 8'), "
Ebb & Flow", di Nay Tabbara (Stati Uniti/Libano, 2024, 19'), "
What if they bomb here tonight?", di Samir Syriani (Libano, 2025, 17'), "
All this Death", di Fady Syriani (Libano/Germania, 2025, 17'), e "
FIZR", di Rani Nasr (Libano, 2024, 13').
Educare e sensibilizzare le nuove generazioni verso le tematiche ambientali attraverso lo strumento cinematografico, è l'obiettivo di questa sezione del festival, riservata agli studenti delle scuole secondarie. Il programma, realizzato in collaborazione col festival Cinema e Ambiente Avezzano, prevede (il 4 dicembre, alle 10) la proiezione del documentario "
Until the end of the world" (Italia, 2024, 58'), del regista Francesco De Augustinis, che indaga su alcuni aspetti controversi legati all'allevamento intensivo di pesci. A un approfondimento di questo tema sarà dedicato l'incontro, moderato da Paolo Santamaria del festival Cinema e Ambiente Avezzano, con lo stesso De Augustinis e Franco Sardi, Console Coordinatore Regionale del Touring Club Italiano.
Anche in questa edizione il festival dedica un approfondimento al videoclip musicale italiano e internazionale, un linguaggio ormai consolidato nel panorama delle immagini in movimento e caratterizzato da una forte componente innovativa. Sabato 6 dicembre (alle 21.30), il teorico dei media e studioso di sperimentazione audiovisiva Bruno Di Marino proporrà un focus su Ambrogio Lo Giudice, regista, sceneggiatore, fotografo e paroliere specializzato in pubblicità e videoclip, noto per le sue collaborazioni con artisti come Lucio Dalla, Vasco Rossi, Litfiba e Jovanotti, solo per citarne alcuni.
"
Furriadroxus" è il documentario di Michele Mossa e Michele Trentini girato nel 2005, che racconta la vita degli ultimi abitanti dei furriadroxus, insediamenti rurali sparsi nell'area di Malfatano, vicino alla celebre spiaggia di Tuerredda; gli stessi luoghi in cui è ambientato il recentissimo film di Riccardo Milani "La vita va così", ispirato alla vera storia del pastore Ovidio Marras, che ha lottato contro la costruzione di un resort di lusso in quel tratto di selvaggia e intatta bellezza della costa sudoccidentale sarda. Alla proiezione del documentario, in programma il 5 dicembre, interverrà il regista Michele Mossa.
Giocano in casa Pierpaolo Fai e Davide Eustacchi, che firmano il corto "
Il mio ultimo esorcismo", in programma la mattina della giornata conclusiva, lunedì 8 dicembre. Insieme ai due registi antiochensi interverranno alla proiezione i componenti del cast.
La sezione Eventi non si configura come un vero e proprio segmento autonomo del programma di
Passaggi d'Autore, ma come uno spazio che raccoglie e ospita appuntamenti di particolare rilievo, cinematografici ma non solo.
Tra gli eventi del festival, la proiezione - il 4 dicembre - di "
A Sad and Beautiful World" (Libano, 2025, 110'), opera prima del regista libanese Cyril Aris (che interverrà alla serata). Il film racconta una storia d'amore, intrecciata con un umorismo surreale, ma al tempo stesso attraversata da una riflessione amara sulla vita in Libano, segnata da catastrofi e conflitti che sembrano ripetersi senza fine. L'opera è stata selezionata alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia 2025, dove ha ottenuto il Premio del Pubblico.
Altra opera prima in visione a
Passaggi d'Autore (lunedì 8), "
Nino" (Francia, 2025, 96) è un film drammatico francese del 2025 diretto da Pauline Loquès, con Théodore Pellerin nel ruolo di Nino, un giovane al quale è stato diagnosticato un cancro alla gola alla vigilia del suo ventinovesimo compleanno. Il film è stato presentato quest'anno nella sezione Settimana della critica del Festival di Cannes 2025, dove Pellerin ha vinto il Louis Roederer Foundation Rising Star Award, il premio annuale assegnato a un attore o a un'attrice emergente. Prevista alla proiezione a Sant'Antioco la presenza della regista Pauline Loquès.
Si rinnova anche quest'anno la collaborazione, avviata nel 2018, tra
Passaggi d'Autore - Intrecci Mediterranei e il Sarajevo Film Festival (SFF), uno dei più importanti eventi cinematografici dei Balcani, che si tiene dal 1995. Lo scorso agosto, il festival sardo è stato nuovamente ospite di quello nella capitale della Bosnia-Erzegovina, dove ha portato in dote sei cortometraggi proposti nell'edizione del 2024 di Passaggi d'Autore; ora il SFF ricambia la visita presentando a Sant'Antioco quattro film brevi scelti dalla selezionatrice Asja Krsmanovic, fra quelli visti questa estate a Sarajevo: "
Tarik", di Adem Tutić (Serbia, 2025, 27'), "
Sve zbog jednog bika" ("About a Bull"), di Emir Solaković (Bosnia Erzegovina, 2024, 29'), "
Winter in march", di Natalia Myrzoyan (Armenia, 2025, 16') e "
Rahlo" ("Shallow ground)", di Jozo Schmuch (Croazia, 2025, 19').
Ormai immancabile, a Sant'Antioco, anche la partecipazione del Festival du court métrage de Clermont-Ferrand, la più grande rassegna internazionale dedicata ai cortometraggi e secondo festival del cinema in Francia, dopo Cannes. Sei i film brevi scelti dall'ultima edizione per l'appuntamento in terra sarda da Roger Gonin, co-fondatore del festival transalpino, che parteciperà alla serata insieme a quella prevista di alcuni tra i registi dei cortometraggi in visione domenica 7: "
A bear remembers", di Zhang & Knight (Regno Unito, 2024, 20'), "
Beurk!", di Loïc Espuche (Francia, 2024, 14'), "
Généalogie de la violence", di Mohamed Bourouissa (Francia, 2024, 16'), "
Mort d'un acteur", di Ambroise Rateau (Francia, 2024, 22'), "
Ni Dieu ni pére", di Paul Kermarec (Francia, 2024, 12'), e "
Unspoken", di Damian Walshe-Howling (Australia, 2024, 21').
La scrittura di musica per il cinema, nella forma della colonna sonora, sarà al centro della masterclass in programma sabato 6 dicembre (ore 16:30) con Iosonouncane (al secolo Jacopo Incani), il musicista, produttore e compositore sardo autore delle colonne sonore di "I diari di mio padre", di Ado Hasanovic, "Lirica Ucraina", di Francesca Mannocchi, e "Berlinguer. La grande ambizione", di Andrea Segre. L'incontro sarà moderato dal musicista e compositore Emanuele Contis, con la partecipazione del regista e direttore artistico del festival Ado Hasanovic.
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The Trials" (Italia/Ungheria/Belgio/Portogallo, 2025, 25') è il nuovo documentario della regista e direttrice della fotografia sarda Marta Massa, selezione ufficiale del Festival dei Popoli (sezione Habitat), in programma domenica 7. Racconta la vicenda di Maja T., attivista non-binary tedesca detenuta in isolamento a Budapest e sotto processo con l'accusa di aggressioni a militanti di estrema destra, rischiando una condanna fino a ventiquattro anni. Un caso simile a quello di Ilaria Salis, che ha sollevato forti preoccupazioni sulle condizioni carcerarie e sulle garanzie processuali in Ungheria. Marta Massa è un'alunna di DocNomads e vive tra Ungheria e Sardegna. Nel 2021 è stata selezionata per il programma New Voices, istituito dallo Scottish Documentary Institute e dedicato ai talenti emergenti nel campo del documentario. Attualmente è impegnata nello sviluppo del lungometraggio "The Trials".
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Prekid vatre" ("Ceasefire)" (Slovenia/Germania/Italia, 2025, 31'), il documentario di Jacob Krese in visione la mattina del 6 dicembre, racconta con una narrazione vivida e toccante la storia di Hazira, sopravvissuta al genocidio di Srebrenica, uno dei più terribili orrori del ventesimo secolo. Da quasi trent'anni anni la donna vive nel centro profughi di Ježevac: non è mai riuscita a tornare al suo villaggio natale, sulle montagne sopra Srebrenica. Isolata dalla situazione politica e sociale, vive una routine quotidiana di sopravvivenza: raccogliere legna da ardere, pulire ossessivamente e superare le difficili condizioni di vita nel centro. Con umorismo nero e silenziosa resistenza, Hazira affronta il trauma della guerra che continua a segnare la sua vita. Cresciuto tra l'ex Jugoslavia e la Germania, Jakob Krese vive e lavora tra Trieste, Lubiana e Berlino come direttore della fotografia, regista, sceneggiatore e produttore di documentari creativi. Presentato lo scorso febbraio nella sezione Berlinale Shorts del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, "Prekid vatre" ("Ceasefire)" è il suo cortometraggio più recente. A dialogare con lui, in occasione della proiezione a Sant'Antioco, sarà il direttore artistico Passaggi d'Autore Ado Hasanovic.
Accanto alle proiezioni e presentazioni, si inseriscono nel ricco programma festival una serie di attività collaterali, come laboratori e altre forme di collaborazione con realtà del territorio.
È quest'anno alla sedicesima edizione il laboratorio dedicato alla traduzione dei dialoghi e alla sottotitolazione dei film condotto da Luca Caroppo, professionista esperto in sottotitolazione, collaboratore di Raggio Verde Sottotitoli s.r.l. di Roma, una delle aziende leader in Italia nel campo della fornitura di servizi di sottotitolaggio film. L'attività è rivolta agli studenti del Liceo linguistico "E. Lussu" di Sant'Antioco e agli studenti dei corsi di Lingue della Facoltà di Studi Umanistici dell'Università di Cagliari.
Per ribadire l'importanza del legame tra cinema e scuola e la necessità di portare una nuova generazione di spettatori davanti al grande schermo, con film di grande valore artistico e culturale, la mattina di venerdì 5 dicembre (alle 10:30) è in programma la proiezione dedicata alle scuole del territorio nel corso del quale verranno proiettati i cortometraggi della sezione Intrinas.
L'accoglienza del pubblico e degli ospiti del festival sarà affidata anche quest'anno agli studenti dell'Istituto Professionale "E. Loi" di Sant'Antioco, indirizzo "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera", coordinati dai loro docenti nell'ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, mirata a integrare l'esperienza nell'ambito del festival nel percorso formativo.
20/11/2025, 16:33