SOTTODICIOTTO 26 - A Torino dal 10 al 15 dicembre
Il 26°
Sottodiciotto Film Festival ‒ organizzato da AIACE Torino con la Città di Torino e con ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile ‒ si svolge a Torino dal 10 al 15 dicembre. Dall’edizione 2025, la manifestazione dedicata a dare visibilità alla creatività dei più giovani espressa attraverso il cinema e gli strumenti audiovisivi aggiunge un + al suo nome. Nata dalla volontà di includere un pubblico trasversale generazionalmente sempre più ampio, la nuova denominazione Sotto18+ Film Festival sottolinea anche – mantenendo un riferimento specifico all’età – l’attenzione che il cinema internazionale oggi riserva all’universo giovanile, protagonista di un numero crescente di opere di registi esordienti o affermati.
Il cartellone presenta quest’anno un totale di 200 film, tra lungometraggi e cortometraggi, di cui 115 per tutto il pubblico, 63 selezionati nel Concorso nazionale delle Scuole (realizzati dalle Scuole dell’Infanzia e Primarie, Secondarie di I e II grado) e 22 nel programma riservato alle Scuole.
LE SEZIONI DEL FESTIVAL IN SINTESI
Come sempre, i titoli si distribuiscono in molteplici sezioni. Espressione diretta della vitalità e della molteplicità di registri con cui il cinema racconta oggi l’universo giovanile, la sua forza e le sue risorse inaspettate, il Premio Generazione Futura, dedicato ai lungometraggi internazionali, presenta un’eterogenea cinquina di titoli. Film di apertura del Festival, ambientato nella Ferrara degli anni 90, Le bambine, diretto dalle sorelle Bertani, è un racconto di formazione al contrario, in cui le tre giovanissime protagoniste fronteggiano l’immaturità e l’egoismo dei grandi. Anche in Left-Handed Girl (in uscita nelle sale italiane il 22 dicembre con il titolo La mia famiglia a Taipei), diretto dalla taiwanese Shih-Ching Tsou – storia intima e urbana tra tradizione e modernità in cui si esercita come sceneggiatore, produttore e montatore il Premio Oscar Sean Baker – è la piccola di famiglia l’artefice di un cambiamento determinante. Se in Nino, opera d’esordio della francese Pauline Loquès, il giovane protagonista deve confrontarsi con una vita e un futuro sospesi dalla scoperta improvvisa di una malattia, in Romería, terzo lungometraggio della spagnola Carla Simón, la diciottenne Marina, adottata da bambina, si ritrova a intraprendere un difficile viaggio per ricostruire, pezzo a pezzo, un passato sconosciuto e la propria identità. Nella Baghdad del 2019, infine, Irkalla: Gilgamesh’s Dream, dell’iracheno Mohamed Al-Daradji, intreccia le epopee di mitici eroi con la dura quotidianità dei bambini di strada, costretti a crescere nella scia di violenza e povertà lasciata dalla guerra.
Gli appuntamenti dedicati all’animazione sono da sempre tra i più attesi e seguiti del Festival. La sezione trova quest’anno il suo evento di punta in Marcel et Monsieur Pagnol, che segna il ritorno al lungometraggio di Sylvain Chomet, tra i maestri internazionali dell’animazione. Affettuoso ritratto di Marcel Pagnol, uno dei padri del cinema francese, il film ha le musiche originali di Stefano Bollani, che sarà presente insieme al regista alla proiezione torinese. Anche Amélie et la Métaphysique des Tubes, di Maïlys Vallade e Liane-Cho Han, si colloca nell’ambito del biopic animato. Il film è, infatti, l’adattamento del libro autobiografico Metafisica dei tubi, in cui Amélie Nothomb rievoca la propria infanzia in Giappone. A confrontarsi con una memoria più dolorosa è invece The Tower di Mats Grorud, documentario animato che ripercorre la storia di tre generazioni di una famiglia palestinese nel campo profughi di Burj Barajneh, a Beirut.
Per il pubblico dei più piccoli, la sezione – in collaborazione con Rai Kids – presenta due anteprime assolute: Eglefino, fiaba musicale tratta dal libro di Laura Carusino, amatissima conduttrice de “L’Albero azzurro”, e alcuni episodi della nuova serie Underdog, coproduzione italo-francese che segue le avventure di un cane supereroe e della sua squadra di “Defenders” alle prese con super-cattivi e missioni improbabili.
Molto ricca quest’anno la sezione dedicata agli eventi speciali, che si apre con due appuntamenti nella prima giornata del Festival. Sotto18+, in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte, ospita in quest’edizione per la prima volta la tappa torinese della rassegna itinerante Best of Cannes, appuntamento dedicato all’eccellenza creativa internazionale. Nel corso dell’evento, promosso da ADCI – Art Directors Club Italiano, legato, sotto la Mole, all’iniziativa “Alice oltre lo specchio”, ideato e presentato da Karim Bartoletti, verrà presentata una selezione dei lavori che hanno lasciato il segno all’ultimo Cannes Lions International Festival of Creativity. È ormai, invece, un classico della prima serata del Festival La notte dei corti, la sfida a colpi di cortometraggi tra i corsi di cinema degli atenei torinesi che quest’anno diventa un triello: agli studenti dell’Università degli Studi e del Politecnico si affiancheranno, infatti, nell’arena cinematografica, gli allievi dell’Accademia Albertina di Belle Arti, new entry dell’edizione 2025.
Come nella scorsa edizione, anche quest’anno il Festival dedica spazio ai “giovani” cineasti del passato, presentando in anteprima nazionale due film restaurati. Vite di ballatoio, con cui Daniele Segre ha raccontato, nel lontano 1984, la quotidianità di transessuali e travestiti, per lo più immigrati dal Sud Italia, nel cuore di una Torino fatiscente e degradata, torna sul grande schermo grazie al restauro effettuato dal CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa, presso il quale, dopo la morte, nel 2024, è stato depositato dagli eredi il fondo filmico del regista. Sorprendente lungometraggio d’esordio diretto nel 2000 da Daniele Gaglianone, inno alla Resistenza, riflessione profonda sul tema della guerra e della violenza che, oggi più che mai, ha ancora molto da dire, I nostri anni rivive in sala nella versione restaurata in 4K dal Museo Nazionale del Cinema grazie al progetto “A Season of Classic Films”, iniziativa dell’ACE (Association des Cinémathèques Européennes) sostenuta dal programma MEDIA EU Creative Europe.
Altri due eventi speciali vedono la partecipazione diretta dei più giovani. Con Vero o falso: la menzogna come gioco, la verità come intenzione, il Festival dà spazio a cinque brevi finti documentari realizzati, sotto la guida della regista Susanna Nicchiarelli, dai ragazzi e dalle ragazze della Scuola Secondaria dell’Istituto comprensivo Manin – Di Donato che ha sede nel centro storico di Roma, all’Esquilino, rione a tutt’oggi a forte componente migratoria. I lavori sono frutto di una serie di laboratori finanziati dal Programma CiPS – Cinema e immagini per la Scuola del MiC / Direzione generale Cinema e Audiovisivo e MIM – Azione: CinemaScuola LAB – e dedicati ad esplorare la capacità dell’arte cinematografica di raccontare il reale, anche attraverso il racconto di finzione. Il secondo appuntamento speciale è con SAMBA, il film con cui Milad Tangshir torna dietro la macchina da presa dopo il fortunato esordio con Anywhere Anytime. Con il nuovo lavoro, il regista iraniano d’adozione torinese documenta le esperienze di cura e crescita collettiva dei giovani partecipanti al progetto SAMBA (Salute, Attività Motoria e Benessere in Accademia), ideato e realizzato dal Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino per offrire agli studenti sostegno attraverso una varietà di iniziative.
Si conclude con il 2025 il progetto triennale del Festival “Shaping Tomorrow”, la serie di masterclass residenziali rivolte alle scuole di cinema europee e dedicate, di edizione in edizione, all’approfondimento di un genere specifico. In chiusura, il progetto si focalizza sul documentario, quest’anno al centro anche di altre iniziative del Festival. A seguire il percorso formativo di quattro giorni, curato dal giornalista, critico cinematografico, docente e programmatore di festival Giulio Sangiorgio, sono stati invitati le studentesse e gli studenti del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede di Palermo, della Scuola di documentario ZeLIG di Bolzano, della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano e del CISA (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive) Film Academy di Locarno, a cui – novità di quest’anno – si uniranno 15 studenti degli Atenei locali. Le quattro masterclass saranno tenute da cineasti italiani di statura internazionale: Massimo D’Anolfi, Martina Parenti, Stefano Savona, Mauro Santini, Alina Marazzi.
Il documentario è quest’anno protagonista anche di Wikicampus, la serie di incontri, organizzati dal Festival in collaborazione con il DAMS dell’Università degli Studi di Torino, rivolti specificamente agli studenti, ma aperti a tutto il pubblico. Studiosi e registi dialogheranno sulle molteplici forme del genere, approfondendone le dimensioni poetiche, politiche, produttive ed educative. Molti gli autori di spicco del panorama documentario nazionale e internazionale cui la sezione lascia direttamente la parola – Massimo D’Anolfi, Martina Parenti, Stefano Savona, Andrea Caccia, Mauro Santini, Alina Marazzi, Gianluca e Massimiliano De Serio, Giancarlo Soldi, Marco Spagnoli – e che verranno affiancati nei loro interventi da docenti, storici e critici del cinema: Simona Arillotta, Mariapaola Pierini, Elio Sacchi, Giulio Sangiorgio, Luca Mosso, Steve Della Casa.
Ospitata, come di consueto, nelle due Chapelle CineVR del Museo Nazionale del Cinema, la sezione VR Presence. Esperienze Immersive dell’edizione 2025 del Festival si intitola Change!, a segnalare, in un momento storico di crisi e accelerazioni tecnologiche, l’urgenza di un cambiamento in cui l’arte può agire da catalizzatore. Tre le opere proposte dalla sezione. In anteprima al Festival, I Remember. Digitali immortali è un open-documentary che combina grafiche e video fotorealistici in 3D, dedicato al tema del post-mortem nell’era delle intelligenze artificiali e della persistenza dei dati, ed è stato realizzato attraverso un laboratorio produttivo di dieci giorni che ha coinvolto un gruppo selezionato di diciotto studenti provenienti dall’Università degli Studi di Torino, dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dal Politecnico di Torino. MLK: Now Is the Time, dello statunitense Limbert Fabian, celebra il discorso “I have a dream” tenuto da Martin Luther King nel 1963, invitandoci a riflettere su quanto resti ancora da compiere per realizzare quella visione di giustizia e uguaglianza. The Art of Change, coproduzione internazionale diretta da Simone Fougnier e Vincent Rooijers, invita invece a un viaggio poetico e sensoriale all’interno del processo di trasformazione personale di una donna che dialoga con sé stessa attraverso le epoche.
Giunge alla quinta edizione il Premio “Gianni Volpi”, destinato al miglior lungometraggio italiano d’esordio prodotto nel corso dell’anno, che presenta, come sempre, cinque film, selezionati da tre esperti. Per il 2025 i titoli in gara sono stati scelti da Ilaria Feole, critica cinematografica, Carlo Griseri, giornalista e critico cinematografico, Mario Sesti, critico e regista, che, a fine Festival, decreteranno anche il vincitore del Premio tra i titoli della cinquina: Tienimi presente, di Alberto Palmiero, Waking Hours, diretto a quattro mani da Federico Cammarrata e Filippo Foscarini, L’infinito, opera prima dello sceneggiatore Umberto Contarello, La vita da grandi di Greta Scarano e la coproduzione italo-tedesca Paternal Leave, diretta da Alissa Jung.
Completano, come sempre, il cartellone le sezioni competitive che offrono una vetrina alla creatività dei giovanissimi.
Giunto alla sua quarta edizione, il concorso internazionale That’s Animato! – dedicato ai cortometraggi realizzati negli ultimi due anni dagli studenti delle scuole di animazione di tutto il mondo – continua a crescere in modo sorprendente: 1587 film iscritti, da 115 Paesi, che testimoniano la vitalità e la pluralità di una nuova generazione di autori. Da questo straordinario corpus di opere sono stati selezionati 41 cortometraggi, proposti in tre appuntamenti – uno pensato per i più piccoli e due aperti a tutto il pubblico – che confermano il ruolo delle scuole di animazione come autentiche fucine di talenti, capaci non solo di formare nuovi professionisti, ma di anticipare direzioni e linguaggi del cinema di domani.
Anche il concorso nazionale Campus in corto, riservato alle studentesse e agli studenti universitari e delle scuole di cinema italiane, giunto alla sua sesta edizione, registra quest’anno un’ulteriore crescita, arrivando a ben 391 iscrizioni. Le dieci opere selezionate testimoniano ancora una volta la vitalità e la curiosità di una generazione che esplora il linguaggio audiovisivo come strumento di conoscenza e rivelazione, trasformando inquietudine e fragilità in consapevolezza e desiderio di futuro. La sezione si completa con la proiezione speciale di Paranaia, cortometraggio di esordio dell’allora giovane Giancarlo Soldi. Realizzato dal regista nel 1979, durante il servizio di leva, il piccolo film fu immediatamente sequestrato, rimanendo invisibile per circa 45 anni, prima del recente ritrovamento e restauro a cura della Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
Il Concorso nazionale Sotto18 OFF, aperto ai cortometraggi realizzati in contesti extrascolastici da giovani autori e autrici under 18, propone quest’anno una selezione di nove opere, eterogenee per provenienza, stile e linguaggio, che rivelano una sorprendente consapevolezza narrativa e una forte urgenza espressiva e in cui prevalgono i racconti di crescita e di introspezione.
La sezione riservata ai lavori prodotti al di fuori delle aule si affianca, come tradizione, all’ampio Concorso nazionale delle Scuole, cuore del Festival. Quest’edizione vede 63 cortometraggi in gara – 24 provenienti dalle Scuole dell’Infanzia e Primarie, 15 dalle Secondarie di I grado e 24 dalle Secondarie di II grado – che offrono un prezioso punto di osservazione sull’immaginario giovanile contemporaneo e che si inseriscono nel vasto programma per le Scuole proposto dal Festival e articolato in un mese di proiezioni e attività didattiche e formative, iniziate il 17 novembre e in prosecuzione fino al 15 dicembre.
L’accesso a tutte le proiezioni e a tutti gli eventi del Festival è gratuito.
02/12/2025, 10:54