LUCY - UN DESTINO DA PIONIERA - Premio in Brasile
al Festival de Cinema Mulheres no Futebol
Medaglia di bronzo nella categoria lungometraggi per il docufilm “
Lucy - Un destino da pioniera” dei fratelli Roberto e Francesco Pili, premiato alla prima edizione del
Festival de Cinema Mulheres no Futebol, ospitato all’interno del Museu do Futebol di San Paolo (Brasile). Un film festival interamente dedicato al calcio femminile, con opere provenienti da tutto il mondo.
Il riconoscimento si aggiunge a una lunga serie di successi internazionali: 119 premi complessivi ottenuti nei festival dedicati al cinema indipendente di tutto il mondo.
Il docufilm racconta la storia della campionessa brasiliana Lucy Alves, prima calciatrice brasiliana a giocare in Italia e in Europa, oggi residente in Sardegna, a San Sperate. Nel film compaiono, tra gli altri, il leggendario portiere del Milan e campione del mondo con la Seleção brasiliana Nelson Dida, insieme a numerosi volti storici del calcio femminile come Antonella Carta, Angela Coda e Juliana Cabral.
Il Festival si è svolto all’interno del tecnologico Museu do Futebol, realizzato negli spazi dello storico Stadio Paulo Machado de Carvalho (Pacaembu) a San Paolo, per decenni (fino al 2014) lo stadio di casa del Corinthians. Il museo, pensato come un percorso immersivo nella cultura calcistica del Brasile, racconta tutte le epoche del calcio verdeoro attraverso installazioni interattive e materiali multimediali dedicati a miti come Pelé, Zico, Sócrates, Ronaldo.
Pur nato con un focus sul calcio maschile, negli ultimi anni il museo ha integrato in modo significativo le figure fondamentali del futebol feminino, dedicando spazi permanenti e installazioni alle sue pioniere: tra loro Marta, Formiga, Sissi, e naturalmente Lucy Alves, celebrata, insieme alle compagne di squadra della sua generazione, per il suo ruolo pionieristico nel portare il calcio femminile brasiliano oltre i confini nazionali.
Le parole di Lucy Alves: "
Essere riconosciuta nella mia terra ha il doppio valore della vittoria e del sentirsi riconosciuta come qualcuna che ha fatto molto per lo sport, per il movimento e per l’emancipazione del calcio femminile in Brasile, insieme alle pioniere della mia generazione".
04/12/2025, 17:49