Note di regia di "Royal De Luxe - I Giganti nella Città"
L'arte deve essere democratica. Per tutti.Deve andare dove l'accesso gli è precluso. Così non è. Ma esistono le eccezioni, come la compagnia Royal de Luxe. A Liverpool vidi piangere gli hooligans... questi giganti toccano qualcosa di profondo, universale.Dal 2017 ho seguito la compagnia in giro per l'Europa. Volevo capire come mai gente di qualsiasi età, classe sociale, origine geografica, provasse la stessa emozione di incanto. Mi racconta il regista e ideatore Jean Luc Courcoult: "Se hai una famiglia numerosa, non hai i mezzi per poter portarla al teatro, quindi non ci vai. L'unico spazio di tutti è la strada. Quando ho un'idea penso sempre che bisogna renderla accessibile a chiunque. Tutti piangiamo e ridiamo". Per cinque anni sono stato con loro nella Banlieue di Bellevue a Nantes. Ho seguito gli interventi della compagnia nella periferia attraverso lo sguardo dei bambini e degli abitanti del quartiere. Poi il regista continua: "Tutti i soldi della cultura vanno nel centro della città. Ma se devi fare cultura, devi farlo per chi alla cultura non ha accesso, dove è difficile farla. Noi lo facciamo, perché è importante farlo”.
Daniele De Michele