Sinossi *: Il commissario di polizia Roberto Mancini ha vissuto molte vite: dalle lotte politiche negli anni del liceo a fine anni ’70, all’ingresso in polizia, fino all’incontro con la terra dei fuochi e al successivo scontro con il linfoma.
Il film si muove su due piani: quello del ricordo, dello stesso Mancini, che attraverso il materiale d’archivio ci porta direttamente nel suo mondo, costituito da profondi ideali e intima umanità familiare, e quello del racconto nel presente di chi l’ha conosciuto.
Ogni azione della vita del commissario si muove nella profonda convinzione che il mondo ha la possibilità di cambiare, e che l’onestà e la solidarietà possano davvero prevalere sull’ignoranza e la violenza.
Il solco che ha lasciato Roberto Mancini ha veramente una forza rivoluzionaria, lo si vede nella forza delle sue inchieste, ma soprattutto negli occhi delle persone.