Sinossi *:
Amore per i vinti, per gli emarginati, gli ingannati, i turlupinati. Detesto i vincitori”. In questa scarna e appassionata dichiarazione c’è più che l’illustrazione di una poetica: è la dichiarazione di intenti da parte di un regista che ha saputo dare vita a un’opera filmica unica, libera e radicale, raccontando coloro che nessuno raccontava, portando il proprio sguardo – e il cinema – laddove nessuno lo portava. Nel ritratto di Luigi Di Gianni realizzato da Francesco De Melis emerge la figura di un uomo di grande spessore intellettuale, mosso da una passione vibrante e capace di attraversare oltre mezzo secolo di storia italiana con profonda consapevolezza civile e politica.

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