Sinossi *: Un film tutto chiuso in una stanza. La Roma desertica, cupa e opprimente
dell'aprile del 2020 rimanda direttamente alle visioni e al pensiero di Franco
Maresco, amico di vecchia data ma anche l'artista che più di ogni altro aveva
letteralmente pre/visto tutto questo. Nello scorrere vuoto dei giorni affiorano le
sue parole e i suoi film che si mischiano ai dischi, ai quadri, ai libri permeando
tutto nell'attesa vana di un momento risolutivo.