Sinossi *: Bakhita, un'africana di buon cuore il cui nome significa "fortunata", ha fin da piccola una vita difficile, assiste all'assassinio della madre e viene fatta schiava, subendo soprusi e violenze. Federico Marin, vedovo e con una figlia malata di nome Aurora, la porta in Veneto, a Zianigo, dove le fa accudire la sua bambina. Bakhita si avvicina alla fede cattolica grazie al prete del paese, Antonio, che la difende dalla violenta diffidenza dei contadini e dalla prepotenza del Marin. Durante un'epidemia di vaiolo accudisce con amore i malati insieme a due novizie canossiane venute per accoglierla a Venezia.
A Venezia si occupa degli orfani, viene battezzata e chiede di diventare suora. Il Marin, volendo continuare ad averla come bambinaia, tenta di opporsi per vie legali, vantando diritti su di lei per il fatto di averla liberata dalla schiavitù. Il tribunale consente a Bakhita di scegliere il proprio futuro, così lei dichiara di voler rimanere in Italia.
Avvicinandosi alla morte, suor Bakhita fa chiamare Aurora. La donna si reca presso il convento giungendovi però troppo tardi.
Note:
Miniserie televisiva liberamente ispirata alla vita della santa sudanese Giuseppina Bakhita.
Fatou Kine Boye, attrice senegalese, ha studiato per mesi la lingua italiana e i dialetti veneti per il ruolo.
La produzione ha collaborato con le suore Canossiane per garantire l'autenticità storica. Molte scene sono state girate nel convento originale di Schio.