Sinossi *: Carie è il risultato di un viaggio durato mesi, nato grazie all’ossessione di Marzio per quegli spazi che una persona normale riterrebbe, semplicemente, brutti. Dopo la prima giornata passata in quelle voragini bianche ci siamo resi conto che la situazione era ben più complessa di quello che pensavamo. Quelle linee perpendicolari erano custodi di una quantità infinita di paradossi, a partire dal loro impatto visivo: come faceva qualcosa di così bello ad essere stato creato dalla distruzione sistematica di una montagna? Stavamo arrampicando coi friend per non lasciare traccia del nostro passaggio, grazie a fessure create dalla mano dell’uomo, per una materia il cui sfruttamento non è assolutamente. Più giorni passavamo lì, e più dovevamo fare i conti con i controsensi. Così abbiamo cominciato a fare domande a chi, lì, ci viveva: minatori, geologi, ambientalisti. E poi noi, gli scalatori. Ogni individuo concepiva le cave delle Apuane secondo un punto di vista direttamente collegato alla sua attività.
A collegarci tutti c’era il fascino con cui il marmo, elemento apparentemente privo di vita, aveva catturato le nostre menti.