Sinossi *: Sono infermiere e professoresse, dottoresse e ingegneri, dentiste e psicologhe. Erano la spina dorsale dell''Ucraina, che hanno dovuto lasciare perché il crollo del sistema sovietico, e poi l''assenza di una reale alternativa economica e sociale, le hanno ridotte in miseria. Sono madri di famiglia, molte addirittura sono nonne: hanno lasciato tutto (il lavoro, pagato poche decine di euro al mese, il loro ruolo sociale, la propria identità, gli affetti) per cercare, tra mille vicissitudini e molti pericoli, lavoro in Italia in qualità di "badanti", coloro che sorvegliano, si prendono cura, si occupano di anziani che altrimenti sarebbero soli o costretti a vivere in ospizi e ospedali. Svolgono un lavoro socialmente ed emotivamente insostituibile, eppure spesso sono costrette a vivere nella clandestinità o a subire continue e pesanti umiliazioni. Sono donne forti e coraggiose: molte non tornano a casa per anni, tutte vivono di rinunce e sacrifici per riuscire a mandare alle proprie famiglie tutto quello che guadagnano, o quasi. A unirle a figli e nipoti sono i pacchi che spediscono e ricevono da casa, settimana dopo settimana, e che attraversano mezza Europa. I pacchi che il documentario di Matteo Bellinelli ha seguito da Ferrara (dove le badanti, clandestine o meno, sono cinquemila) a Leopoli, capoluogo della regione occidentale dell''Ucraina e che raccontano le fatiche e l''amore che uniscono queste donne coraggiose alle loro sfortunate, eppure ormai privilegiate, famiglie.