Sinossi *: Quante Milano ci sono? C'è la Milano patinata, lanciata verso l'Expò, c'è la Milano delle periferie, ci sono le tante Milano clandestine che ci passano quotidianamente a fianco e che non conosciamo. Se fossimo veramente capaci di guardare gli altri scopriremmo che ogni volto racconta una storia. Spesso nelle periferie questa storia si svolge negli spazi lasciati vuoti dalla città. Lì nessuno viene a controllare. Ma quando tira una brutta aria è meglio nascondersi, magari in una buca sottoterra, per attendere tempi migliori.
Alcuni, come i rom sopravvissuti all'olocausto, garantiscono che la buca sottoterra non è una metafora. Altri ogni venerdì si sentono sempre più piccoli e si inchinano all'immensità di Allah. Prima di loro qui c'erano gli operai che la Milano post-industriale ha cancellato. Mentre stavano scomparendo hanno trasformato la più disperata delle lotte in manifestazione di vitalità. Oggi, come un archeologo, un giovane va nelle fabbriche abbandonate a caccia di reperti. Ripara i vecchi macchinari e li rimette in funzione nella sua piccola officina. Siamo in Bovisa, periferia di Milano, nelle terre di nessuno nate da una dismissione industriale che ha regnato per trent’anni.