Sinossi *: Un film che si svolge in sei situazioni parallele, dove i personaggi principali sono imparentati dall’impossibilità di realizzare la propria vocazione.
Artisti tramutati in altro: disadattati, snaturati dalla quotidianità del bisogno economico o dall’incomunicabilità con il mondo. Si battono per un’opportunità comunicativa come altri farebbero per il pane quotidiano.
Lo spettacolo teatrale che dà il titolo al film suggerisce una soluzione: sospendersi con le corde che ci limitano, usandole come sostegno per un movimento nuovo...
Note:
“Epoché” (Sospensione), è il titolo di una coreografia interpretata da una danzatrice (Barbara Uccelli) che, attraverso tre distinti movimenti esprime il concetto di vincolo/ricerca/ liberazione (intesa come “sospensione”), accompagnata dalla voce di una cantante (Simona Barbera). La coreografia, rappresentata nella parte centrale del film (e da cui prende il titolo), è un pretesto per sintetizzare il contenuto della storia: un racconto corale costituito dall’intreccio di sei diversi episodi legati tra loro dai rispettivi protagonisti che spesso s’incrociano e dalla frequentazione di questi di un ambiente comune.