Sinossi *:
Un uomo, un attore. La storia che racconterà è quella di un uomo che dal mondo della normalità – un lavoro, una famiglia, delle amicizie – finirà per ritrovarsi sulla strada, con una panchina per letto, le scarpe sfondate, una vecchia giacca da smoking… Non conosceremo mai il vero nome dell’uomo, lui si fa chiamare Zorro, come il cucciolo di cane che un amico infedele gli aveva rubato da bambino. Il suo racconto è fatto di traumi e dolore, ma è anche intriso d’improvvisa e ruvida ironia. Zorro la notte balla e il giorno cammina, si mette sulla rotta delle persone “normali” (lui le chiama “cormorani”), li segue ma senza aggressività, ne smaschera le ipocrisie, gli automatismi affettivi, le insicurezze dissimulate provocando un corto circuito tragicomico tra il personaggio e il pubblico. E l’attore? Si, perché l’altro insospettabile clochard in questa storia è proprio l’attore, la cui vita assomiglia molto a quella di un viandante. Le parole di Zorro sono virali e come un virus: contageranno la psiche del protagonista, che ogni sera, città dopo città, teatro dopo teatro, racconta la storia. La storia del clochard, e del pubblico seduto in sala e dell’attore

Cast


Soggetto:
Margaret Mazzantini (Libro "Zorro. Un Eremita sul Marciapiede")

Musiche:
Arturo Annecchino

Produttore:
Angelo Tumminelli

NOTIZIE 'Zorro'

Libri


Libro sul film "":
"Zorro. Un Eremita sul Marciapiede"
di Margaret Mazzantini, 66 pp, Mondadori, collana Piccola Biblioteca Oscar, 2004
I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che non hanno, ma anche di tutto ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell'andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell'orologio. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull'asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande, impegnativo corso. Venirne fuori, venirne in pace. Tacito brandello di carne umana sul selciato dell'umanità.
prezzo di copertina: 10,00



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