Sinossi *: Nel bosco, fitto, passa poca luce, l’aria è fredda. Ci osserviamo da giorni, rispettando la reciproca distanza; tra un ramo e l’altro, tra un masso e la sorgiva. Attendiamo semplicemente, curiosi l’uno dell’esistenza dell’altro. Gli alberi sussurrano alle nostre spalle. Sebbene non me l’aspettassi, non è stato dunque per mia disattenzione, quanto più per questa inconfessabile tensione che ci unisce. Non ho nemmeno cercato di evitare che mi legasse a sé, con quel laccio che mi impedisce di volare. E tuttavia, solo ora, mentre procediamo lungo la traccia della ferrovia e il suo passo si mantiene calmo, avverto un irrefrenabile desiderio di fuga. Sento il battito del suo corpo, stabile, e il mio affanno. Già le voci del bosco sono lontane e con esse il filo dei miei pensieri. Come hanno potuto i miei occhi diventare ciechi?