Sinossi *: È un film ambientato in Arunachal Pradesh, una delle regioni meno accessibili dell’Himalaya orientale, con la sua vegetazione tropicale vicina alle nevi perenni. La storia inizia nella cittadina di Tawang, 3.500 m. di altitudine, che sorge attorno ad uno dei monasteri del buddismo tibetano più antichi dell’India. Situato sulla frontiera indiana con il Tibet orientale (ora Cina), il suo territorio è motivo di contesa; l’esercito cinese, con un attacco a sorpresa in cui morirono molti soldati, lo invase nel 1962.
Si tratta di un’area ricca di diversità culturali, in cui abitano più di 700 gruppi etnici diversi. Sono zone di alta montagna, molto piovose e vegetate, percorse da molti fiumi, ma da poche strade spesso impraticabili. Tutto questo ha contribuito a separare l’Arunachal Pradesh dal resto dell’India e dal suo attuale modello di sviluppo. Il Dalai Lama l’ha visitato nel novembre scorso; alla visita hanno dato spazio e rilievo i media di tutto il mondo.
Il film racconta di un viaggio e dell’incontro tra una ragazza occidentale, Iacobella, che viaggia da sola e vuole conoscere il buddismo, ed un bambino di etnia Monpa (buddhista), Tenzin, orfano e un po’ visionario. Tenzin dice di poter visitare il cosmo e di avere la missione di farlo vedere agli altri bambini. Tra il reale e l’immaginario il viaggio procede alla ricerca di una buona scuola, che Iacobella vuole cercare per garantire un futuro al suo piccolo amico Tenzin.