Sinossi *:
Trieste e il mare, raccontati dallo scrittore Mauro Covacich sono il tema attorno a cui ruota il film Il mare in una stanza. Lo scrittore, nato a Trieste e oggi residente a Roma, percorre la sua città natale mantenendo al centro del film il tema del mare. Trieste, città di confine, città mitteleuropea, città di letterature e soprattutto città di mare viene rivisitata dallo scrittore attraverso una serie di percorsi geografici e personali. Piazza dell’Unità, forse l’unica Piazza al mondo che "si affaccia sul mare", le Rive e i Palazzi asburgici, Barcola, una linea di cemento, trampolino su cui i triestini ogni giorno e in ogni stagione prendono il sole e fanno il bagno, gli stabilimenti balneari Ausonia, il castello di Miramare, le strade e le piazze dove passeggiavano i grandi della letteratura del secolo scorso come Umberto Saba, Italo Svevo e James Joyce. Un film che testimonia come oggi la cittŕ di Trieste, pur conservando l’ereditŕ asburgica, sia anche una città moderna in cui "Sissi non c'è più" Romy Schneider ma una ragazza dei nostri giorni, una ragazza, tatuata e col piercing’. Soprattutto una città in cui il mare è parte importante della quotidianità, un elemento sempre presente nella vita degli abitanti di Trieste, un lato della stanza, visibile o invisibile. Il mare, "che sai sempre dov'è anche se non lo vedi".



Note:
Il documentario è tratto dal racconto "Trieste Sottosopra" di Mauro Covacich.

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