Sinossi *: "Io Vivo per Te” irrompe nella quotidianità familiare di Marco e Giulia. La vicenda si consuma in un ambiente asettico, quasi metafisico: Giulia è una donna avvenente, solare; Marco, un uomo autorevole che suscita fascinazione, timore. Il loro, tra alti e bassi, sembra un rapporto come tanti; eppure, nei ricordi, nei pensieri e nei silenzi di lei emerge la solitudine di una donna divisa tra il bisogno d’amore e di condivisione affettiva e l’impoverimento del corpo e della mente, indotti dalla rigidità narcisistica e manipolatoria di lui. È Marco a condurre il gioco: un gioco degli inganni che ruota intorno a una lampada, diabolico simulacro del suo dominio. La storia involve in una crisi profonda, in cui Giulia inizia della sua memoria e persino della capacità di percepire la realtà. L’epilogo immaginato da Lombardi, Mazzarella e Raucci, come troppo spesso accade nella realtà del Gaslighting, non mostra né redenzione né spiragli di salvezza: in uno stato di congelamento emotivo, Giulia sarà incapace di riconoscere il suo aguzzino e di liberarsi da quello stillicidio.
Note:
Cortometraggio sul Gaslighting.
Il Gaslighting è una delle forme più subdole di violenza psicologica ed è una grave violazione dei diritti umani. Si esprime attraverso una manipolazione mentale insidiosa e costante: la vittima è indotta, con false informazioni e inganni, a dubitare di se stessa. Può manifestarsi in una relazione sentimentale, affettiva o professionale; non è una violenza di genere, ma le donne sono le vittime più ricorrenti. Chi la subisce, spesso, non se ne accorge e non denuncia. E, anche quando lo fa, il reato è difficile da provare e l’abusante resta impunito.