Sinossi *:
La Capitale della Cultura 2013 è stata la cornice culturale che ha accompagnato la riprogettazione del waterfront di Marsiglia, ma il processo di city-branding e gentrification ha coperto un’idea di ingegneria sociale moto aggressiva e nuove esclusioni che spingono molti degli abitanti dei quartieri popolari a spostarsi o a rifugiarsi in comunità chiuse che condividono solo la povertà o l’estraneità. ZimmerFrei ha eletto come propria base Mon Bar, un minuscolo bar accanto al mercato di Noailles, un porto di mare vissuto come rifugio, ribalta, seconda casa o primo soccorso. Il film si mescola alle giornate degli habitué che lo frequentano, segue i loro percorsi, deraglia, annaspa, annega e ritorna sempre allo stesso punto di partenza, come un pezzo di sughero che galleggia sulla risacca.

NOTIZIE 'La Beauté c’est ta Tête'



Note:
Il documentario fa parte della serie di documentari "Temporary Cities", ritratti di “città temporanee” a partire da luoghi molto circoscritti e zone in cui è in corso una trasformazione urbana, sociale e culturale.
Fanno parte della serie "LKN Confidential" (Bruxelles), "The Hill" (Copengahen), "Temporary 8th" (Budapest) e "Hometown | Mutonia" (Santarcangelo di Romagna).

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