Sinossi *: L’ispettore del lavoro Domenico Dodaro è una vera e propria leggenda: l’incorruttibile che non guarda in faccia nessuno, colui che ha contribuito a sconfiggere un’imponente rete di caporali fra la Calabria e la Basilicata. Per gli amici, però, Domenico è semplicemente Mimmo ed è il papà di Mimì, una bambina sveglia e combattiva. Appena arrivato a Lucca tenendo per mano sua figlia, l’uomo è visibilmente emozionato: per decisione della sede centrale dell’ispettorato è stato trasferito proprio nella città toscana dov’è nato e cresciuto. Questo non può che fargli bene in un momento della vita in cui deve fare i conti con la morte prematura della sua amata moglie, Laura.
E, per fortuna, a Lucca, pronta ad accoglierlo e a farlo sentire a casa, c’è la sua famiglia: la madre Carla, la sorella Lucrezia con il suo nuovo ragazzo, Dissenso, e soprattutto Alessandro, amico di famiglia, che lavora come mental coach da quando si ritrova costretto in sedia a rotelle; solare e ironico, ospita Domenico e Mimì a casa sua. Alessandro era un caro amico e collega di Pietro Dodaro, padre di Mimmo, rimasto vittima di un incidente nel cantiere dove lavorava quando il nostro ispettore era solo un adolescente. Lo stesso incidente in cui Alessandro ha perso l’uso delle gambe. Quando Domenico arriva a Lucca, è evidente a tutti che in realtà è Mimì a occuparsi del padre e non viceversa. E non che questa attività risulti poco faticosa per la bambina, già abbastanza impegnata con la scuola e col suo sport preferito: il calcio. Tener testa alla distrazione del padre non è facile, soprattutto quando Domenico si porta a casa il lavoro. Ed è così che, alleandosi con il suo nuovo migliore amico Alessandro, Mimì decide di tener fede alla promessa fatta alla madre in punto di morte: far sì che Domenico trovi una nuova fidanzata. Quando Mimì conosce Raffaella – la PM con cui Mimmo collabora su ogni caso, nonché ex compagna di classe ritrovata – capisce subito che è la donna perfetta per il padre. Ma la domanda è: Mimmo lo capirà?
O si farà distrarre dalle lusinghe della bella Eleonora Lagonegro, primo amore liceale, peraltro mai corrisposto? Senza contare che il protagonista, messo piede nel suo ufficio di Lucca, viene travolto da così tanto lavoro da non avere tempo per pensare ad altro. Affiancato dal simpatico carabiniere Mariotti e dalla sessantenne Vincenzina, archivista dalla memoria prodigiosa, Domenico non deluderà le aspettative legate alla fama che lo precede: saprà affrontare i casi più disparati grazie al suo infallibile metodo o, come lo chiama lui, il sapersi porre le domande giuste. Per poi indossare le sue cuffie antirumore, isolarsi dal mondo circostante e trovare le risposte che sfuggono agli altri, perché gli incidenti sul lavoro quasi mai sono opera del caso. E capirà che a volte è molto più difficile del previsto venire a capo di un’unica verità. Come quella che ha a che fare con la morte di suo padre, che dalle carte ritrovate in ispettorato, sembra nascondere altro. È stato davvero un incidente sul lavoro come gli hanno sempre raccontato? Una domanda, la più difficile di tutte, che metterà in discussione tutte le sue certezze e che si rivelerà molto pericolosa.
Note:
La prima fiction ad affrontare il tema della sicurezza sul lavoro attraverso le vicende dell’ispettore del lavoro Domenico Dodaro, liberamente tratta dai romanzi di Pasquale Sgrò.
SINOSSI DEI CASI
EPISODIO 1 - “RITORNO A CASA”
Domenico Dodaro è alle prese con una morte bianca in un cotonificio. Il sistema di sicurezza non ha protetto Karina, operaia di 19 anni, trascinata dentro il rullo di un orditoio. In un primo momento, si sospetta che la causa sia da addebitare alla mancanza di concentrazione di Karina, stanca per via gli intensivi allenamenti serali di danza. Mimmo, però, scoprirà che la verità è ben diversa.
EPISODIO 2 - “FANTASMI DAL PASSATO”
Il corpo di Habib Moradi viene ritrovato in fin di vita davanti al pronto soccorso. Date le sue condizioni fisiche, Raffaella crede si tratti di un pestaggio ma Domenico non ne è convinto, teme si possa trattare di un incidente sul lavoro: una tragica caduta dall’alto, forse da un ponteggio. Grazie alla tenacia nel nostro ispettore, l’incidente getterà luce su un problema molto più complesso.
EPISODIO 3 - “IL CARRO DEL VINCITORE”
Nino Pastrengo, proprietario di una ditta di carristi, viene trovato morto nel suo hangar all’interno della cittadella del Carnevale di Viareggio. Inizialmente si pensa a uno sfortunato incidente, poi a un omicidio orchestrato da una ditta rivale. Ma sarà andata proprio così?
EPISODIO 4 - “GLI UOMINI DI PIETRA”
Renato, un operaio della cava di marmo a Carrara, è stato ritrovato a terra senza vita. A quanto dice il capo-cavatore, un blocco si è sgretolato e Renato è caduto ma a Domenico non sfugge un dettaglio: la vittima ha i capelli bagnati, come se il corpo fosse stato spostato a tragedia avvenuta.
EPISODIO 5 - “FINE CORSA”
Mimmo viene coinvolto in un caso che inizialmente non sembra un infortunio sul lavoro. Si tratta di una donna, Serena, rimasta vittima di un incidente stradale mentre rincasava dopo un turno di notte alla clinica privata dove lavorava come infermiera. Tuttavia, sull’asfalto non ci sono segni di frenata e nel corpo non vengono rilevati né alcol né stupefacenti, solo tanto caffè. Domenico decide di indagare nell’ambiente di lavoro.
EPISODIO 6 - “SECONDA OCCASIONE”
Mimmo deve investigare sulle morti di Furino Villa e Carmelo Ricci, i cui corpi sono stati ritrovati senza vita all’interno di un silo dove avevano inalato monossido di carbonio. Domenico scoprirà che il tragico epilogo ha radici nel passato.