Sinossi *:
Sua madre faceva la prostituta e una chiromante le predisse che avrebbe partorito un diavolo; la donna rimane incinta di un cliente sconosciuto ma muore dando alla luce un bimbo a cui le altre ragazze del bordello danno nome: Giuda. Giuda è ancora un bambino quando uccide l’uomo tenutario del postribolo che tenta di violentarlo. Il ragazzo diventa poi grande presto, il dolore lo indurisce e lo trasforma nel protettore del luogo dove è nato e cresciuto: si arricchisce vendendo donne. Quando un giovane chiamato Gesù salva Maria Maddalena (sua sorella ma anche una delle sue ‘protette’) dalla lapidazione, Giuda ne rimane rapito, lascia tutto e prende a seguire quel ‘guaritore’. Giuda il peccatore, Giuda lo sfruttatore, Giuda il ruffiano, è l’ultimo fra gli apostoli a essere chiamato.

Seguono gli anni della predicazione e del vagabondaggio di Gesù e dei suoi discepoli, gli anni di un’ininterrotta convivenza, dei successi, delle sconfitte, dei trionfi, della paura.

Giunge la fatidica ultima cena e i fatti della passione che conosciamo… ma il vangelo secondo Giuda è diverso.

È una lunga confessione straziante.

Lui si sente uno strumento fondamentale perché si adempia la Scrittura, ma deve trasformarsi in uno dei peggiori malvagi di sempre, seppur sia fra i più generosi: infatti dona la sua vita.

Tradisce Gesù condannando sè stesso alla dannazione purché si compia ciò ch’è scritto.

Di tutti gli apostoli Giuda è l’unico a morire con Gesù.

Lui che ha vissuto vendendo donne, muore vendendo un uomo.

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