"Noi c'eravamo", vita e avventure del cinema italiano
Un documentario didascalico (nel senso migliore del termine) che racconta
l'avvincente storia della (ri)nascita del cinema italiano a partire dal secondo dopoguerra, quando la legge firmata da Giulio Andreotti ("unica" nella materia ancora oggi, sottolinea Luca Barbareschi intervistato) riuscì a risollevare un'industria distrutta dal conflitto mondiale.
Ma
non è stata quella l'unica "battaglia" che il mondo del cinema ha combattuto da allora per la sua sopravvivenza, con la nascita della televisione e il carico fiscale eccessivo (secondo i rapprensentanti di quel mondo, ovviamente) che ne compromise l'esistenza e portò anche a un clamoroso sciopero delle sale negli anni '50.
Dall'adunata di Piazza del Popolo del 1947
fino all'occupazione del red carpet al festival di Roma del 2010: la storia raccontata da Antonello Sarno copre oltre 60 anni di lotte, ma è indubbio che la parte dominante e più d'impatto sia quella in bianco e nero, la meno nota e meno vista.
Una caduta di stile, purtroppo, è
la scadente scelta musicale operata da Sarno nei (numerosi) "cartelli" che fanno da raccordo tra i vari momenti del suo racconto:
unico difetto, però, di un documentario di grande interesse.08/02/2012, 11:10
Carlo Griseri