CAMERA IN CAMERA - I tre corti di Antonio Martino a Bologna
Presso l’Ostello San Sisto di Bologna venerdì 22 Marzo 2013 si è assistito alla proiezione di tre documentari del regista
Antonio Martino. Questi i titoli proposti, "
Gara de Nord", "
Be Water, my Friend" e "
Pancevo_Mrtav Grad" ed incontro con il regista
Antonio Martino. Dopo la proiezione di “
In Purgatorio” con il toscano Giovanni Cioni all’Ostello di Bergamo, e quella successiva di “
A Mao e a Luva” di Roberto Orazi all’Ostello di Perugia, prosegue a Bologna.
“
Camera in camera. Incontri con gli autori del nuovo cinema italiano":rassegna di cinema del reale itinerante all’interno degli Ostelli della Gioventù, patrocinata dall’
AIG e realizzata da
cinemaitaliano.info.
Invece di un lungometraggio la serata ha avuto come protagonisti questa volta tre cortometraggi della prima produzione del regista, che vive e lavora a Bologna, e che dal 2004 ha realizzato otto film documentari vincitori di numerosi premi in festival nazionali ed internazionali, compreso il prestigioso “
Premio Ilaria Alpi”. Tutti film di breve durata quelli visti al San Sisto ma opere di forte impegno sociale ed ambientalista caratterizzate da uno spiccato senso giornalistico di inchiesta che è tipico del regista.
"
Gara de Nord_Copii Pe Strada", è un intreccio di racconti di vita a Bucarest a distanza di 16 anni dalla caduta del regime di Ceausescu, uno straziante ritratto dei bambini di strada con storie di violenza prostituzione e droga, "
Pančevo_Mrtav Grad", alla scoperta di Pančevo dove ha sede il complesso industriale più grande della ex Yugoslavia, conosciuta come la città più inquinata d'Europa; e "
Be Water, My Friend", ambientato a Muynaq, una piccola cittadina sulle sponde del Lago di Aral, località che è diventata un deserto nel quale tutto è impregnato di sale e polvere e che ha perso tutti i propri abitanti.
Quello di Martino dei primi corti documentari è un cinema realizzato con mezzi di fortuna, l’autore “filmaker totale”, ( realizza infatti da solo suono ed anche immagine) si immerge nella storia e nell’ambiente con un impegno che lo porta in situazioni di pericolo e di forte rischio. I tre documentari sono molto interessanti per il formato e la durata inconsueta e anche per la scelta di un linguaggio asciutto e diretto.
24/03/2013, 21:33
Duccio Ricciardelli