TFF35 - "Balon": l'Africa, due bambini e un viaggio verso nord
Il racconto della migrazione, dall’Africa verso uno sconosciuto nord, verso la Svezia e verso quel mondo che significa soprattutto speranza. Pasquale Scimeca sceglie di raccontare il viaggio di due ragazzini, Amin e Isokè che, rimasti orfani dopo l’attacco dei predoni e la distruzione della loro famiglia e del villaggio, partono puntando a nord alla rocerca di un posto migliore dove vivere.
Un soggetto interessante, un punto di vista non nuovo ma che fa sicuramente presa sugli occhi e sulla coscienza dello spettatore. Dalla felicità di una vita semplice, povera ma dignitosa all’angoscia per un domani che riserva solo ingiustizie e pericoli, ignoto e sempre meno ricco di speranza. Il passo dal soggetto alla sceneggiatura sembra però incerto, poco deciso e approfondito, con la storia che viene un po’ lasciata nelle amni dei ragazzini e del loro destino.
In Balon, sembra che le sorti del film siano lasciate al fato, come quelle dei bambini che cercano la strada verso qualcosa che non conoscono. Scimeca non va a fondo, scegliendo di accennare soltanto il background dei personaggi secondari e tenendo la mano leggera sugli eventi che avrebbero creato una sceneggiatura più ricca e convincente. Qualcosa lasciato al caso, come l’arrivo della coppia italiana e la scoperta dei due bambini ormai perduti nel deserto, qualcosa troppo semplice e leggero, come l’arrivo in Libia e il periodo d’attesa prima dell’imbarco, qualcosa che scivola nello stereotipo, come il personaggio dell’aguzzino libico, fanno perdere al film quella forza che la parte iniziale era riuscita a costruire con grande forza.
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Balon" di
Pasquale Scimeca è ricco di intenzioni e contenuti ma sembra poi mancare di quella forza narrativa cinematografica che ne avrebbe fatto un film davvero importante.
30/11/2017, 16:08
Stefano Amadio